La proclamazione è avvenuta il 7 luglio a Baku capitale dell’Azerbaigian, in occasione della 43esima sessione del Comitato del Patrimonio mondiale Unesco, con delibera unanime dei 21 Stati membri. Il risultato prova anche, si legge in una nota, la posizione di primissimo piano che l’Italia riveste in seno all’Unesco e l’ottimo gioco di squadra del sistema Paese.

“Oggi è una giornata storica per il Veneto e l’Italia intera – ha detto il titolare del Mipaaft Gianmarco Centinaio – Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono finalmente, e giustamente, patrimonio dell’umanità. Un grande riconoscimento che valorizza le straordinarie qualità sceniche e le tradizioni di un paesaggio culturale unico di eccezionale valore mondiale. Una terra dalla quale nascono i frutti che danno vita a uno dei prodotti che più caratterizza l’eccellenza del nostro made in Italy”. “Questo risultato arricchisce l’insieme dei siti e beni italiani presenti nella prestigiosa lista Unesco ha aggiunto Centinaio – e conferma, ancora una volta, la grande attenzione mondiale nei confronti del patrimonio naturale e culturale del nostro Paese. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno creduto e contribuito a questo successo. Il mio plauso va alle autorità italiane che, a tutti i livelli, hanno profuso i loro impegno verso l’Organizzazione delle Nazioni Unite, condividendo e tutelando i valori della cultura, della scienza e dell’educazione”.

“Una nomina più che meritata, un riconoscimento che va a valorizzare un territorio ineguagliabile per bellezza e per qualità della produzione vitivinicola – ha detto l’assessore regionale al lavoro e alla formazione del Veneto, Elena Donazzan ”. “Il Prosecco è il vino italiano più conosciuto e più bevuto al mondo, con un volume di export in continuo aumento. Oltre 5.000 addetti operano infatti attorno alla produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg: una vera e propria macroeconomia tutta veneta che esce notevolmente rafforzata da questa decisione – continua Donazzan – ma la nomina a patrimonio Unesco delle colline del Prosecco vale molto di più, perché permetterà di far conoscere ai visitatori da tutto il mondo uno dei territori più belli del Veneto e d’Italia, favorendo lo sviluppo di nuove forme di turismo enogastronomico, lento e consapevole”.

“Questo riconoscimento – ha concluso l’assessore – è un punto di partenza per il futuro. Adesso la sfida che ci attende è quella della conservazione dei caratteri specifici e tradizionali di questo splendido territorio quale Patrimonio da trasmettere alle future generazioni, a beneficio dell’intera Umanità”.

“È’ una gioia grande – ha tenuto a precisare il Sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese – lo è per la mia comunità e per le altre di tutti i 15 territori Docg per un risultato arrivato dopo dieci anni di lavoro, anche amministrativo, e reso possibile da un gioco di squadra compatto, sotto la regia della Regione Veneto. E’ un successo che ci stimola a lavorare ulteriormente per lo sviluppo e la crescita della nostra comunità, un’opportunità maggiore per guardare al futuro con una prospettiva rosea di crescita anche economica, oltre che sociale”. “L’ansia dell’attesa si è trasformata in gioia – ha aggiunto il primo cittadino di Conegliano, Fabio Chies -. Un giusto riconoscimento del percorso fatto in questi anni anche con il varo di regolamenti importanti sul fronte della sensibilità ambientale nel territorio. E’ un ottimo risultato che ci porta alla consapevolezza che è nostro dovere continuare a lavorare in questa direzione, ma anche una spinta a fare un salto di qualità sul fronte della ricettività e dell’accoglienza. E’ una grande sfida che ci aspetta da qui in avanti: rimbocchiamoci le maniche e abbandoniamo i campanilismi per lavorare in un’unica direzione in maniera omogenea. Il riconoscimento – ha concluso Chies – è la risposta migliore a chi solleva problematiche di varia natura e sia di conferma per una maggiore garanzia di tutela e rispetto per il territorio”.