“Libera nos Domine”: l’ultimo libro di Giulio Albanese.

Discernimento significa: tempo, studio, impegno, riflessione e preghiera.

Padre Giulio Albanese, nel suo ultimo libro “Libera nos DomineSulla globalizzazione dell’indifferenza e sull’ignoranza dell’idiota giulivo“, edizioni Messaggero Padova €12 si pone la domanda sul come fare per superare quegli atteggiamenti aggressivi che nella società  globalizzata alimentano un clima di diffidenza, rabbia e rifiuto.

Poco importa che si tratti della questione migratoria, del dialogo con il mondo islamico o del dibattito sulle vaccinazioni, il confronto è spesso segnato da riottosità e polemiche a non finire. Viene pertanto spontaneo interrogarsi sulle ragioni che hanno determinato questa deriva dell’anima.

Esse sono molteplici, di natura economica, politica, religiosa e sociale, comunque sempre riconducibili ad una matrice culturale. Il rischio, sempre in agguato, è quello d’essere contaminati dal virus della stupidità di cui l’idiota giulivo è l’archetipo. Il messaggio dell’autore è diretto ed esplicito: il vero deterrente contro l’affermazione del dilagante e pernicioso “pensiero debole” è il “discernimento” sulle questioni serie da affrontare.

Discernimento significa: tempo, studio, impegno, riflessione e preghiera. Un imperativo impellente, in tempi di crisi, se vogliamo segnare la svolta, quella dell’agognato cambiamento.

“In questi anni – scrive l’autore – il mercato, il business, il materialismo pratico e l’ideologia liberista hanno contaminato il nostro modo di pensare e di agire, senza peraltro che molti se ne rendessero conto. Questo in sostanza significa che oggi – duole doverne prendere atto – non ci sono più i cittadini, ma i consumatori; non più diritti dei popoli, ma bisogni da soddisfare a seconda delle circostanze e delle convenienze; non più partecipazione, ma offerta politica; non più prestazioni ospedaliere, ma consumi sanitari; non più poveri stranieri, ma migranti economici”.

Nell’esporre le sue tesi, inoltre, Padre Giulio attacca la Lega di Salvini senza citarla: “Certi signori che brandiscono con disinvoltura il santo Rosario dimenticano, ad esempio, che Gesù Cristo, Dio fatto uomo, era un mediorientale e che, probabilmente, se oggi gli apostoli, in quanto palestinesi, fossero venuti in Europa, sarebbero stati considerati migranti economici, avendo già in patria un mestiere dignitoso, quello di pescatori; e dunque irregolari per le normative comunitarie, costretti alla clandestinità”.(