Luca Signorelli, uno dei più grandi protagonisti del Rinascimento italiano.
Eppure, nonostante avesse realizzato per la Cappella Sistina l’affresco con il Testamento e morte di Mosè eseguito nel 1482, Signorelli a Roma non ottenne un grosso riconoscimento. Quella stessa Roma,oggi gli dedica una mostra che si potrà visitare fino al 3 novembre.

A Palazzo Caffarelli, una sessantina di opere di grande prestigio provenienti da collezioni italiane e straniere, molte delle quali esposte nella capitale per la prima volta. Dallo studio delle antichità nella città pontificia, ma anche dai nudi maschili, Signorelli sviluppò un particolare repertorio tipologico e quella varietà di pose che rivivono con dinamismo, animazione e grazia nei protagonisti dei suoi dipinti.

L’obiettivo del percorso è quello di far luce sul contesto storico che caratterizzò il primo soggiorno romano dell’artista offrendo un nuovo punto di vista sul legame con la città eterna.