A questo punto la domanda è doverosa, perché se l’evento è un fatto positivo non si capisce per quale motivo prima la Raggi e poi la Appendino abbiano rinunciato rispettivamente alle Olimpiadi del 2024 e a quelle invernali del 2026.

Se viceversa le Olimpiadi sono da considerare un evento nefasto (come qualcuno ha tentato di dipingerle) allora non si comprende perché le due prime cittadine di Roma e Torino si siano complimentate con i loro colleghi sindaci di Milano e Cortina per il brillante risultato, anziché esprimergli la propria preoccupazione per la sciagura che si starebbe per abbattere sulle loro città.

In effetti l’unica sciagura che appare evidente è quella determinata dalla incapacità e dalla inadeguatezza delle amministrazioni di Torino e di Roma in modo particolare; mentre Milano si misura con questa nuova impresa, a Roma l’unica prova olimpica che interessa i cittadini è purtroppo quella dello slalom tra buche nelle strade e sacchetti dell’immondizia. Un’autentica vergogna!

E’ peraltro molto probabile che, in una logica di equilibri politico-sportivi interni al Comitato Internazionale Olimpico, l’assegnazione delle Olimpiadi invernali a Milano e Cortina sia anche un parziale indennizzo all’Italia per la rinuncia fatta due anni orsono da Roma per un evento che era ormai a portata di mano e che sfumò per l’approccio ideologico dell’amministrazione cinque stelle, che su quel progetto non volle neanche interloquire con il CONI (ricordiamo ancora la famosa “buca” a Malagò che invano aspettava la Sindaca in Campidoglio).

Quindi Milano ringrazia la Raggi che, non capendo il danno causato alla città di Roma, si compiace e fa anche l’applauso ai suoi errori.