Moderata tranquillità. Le fibrillazioni del quadro politico dipendono dalla partita del Quirinale. Chi sarà il nuovo Presidente?

Si possono fare diverse congetture. L’ipotesi della elezione di Draghi non appare molto convincente. In ogni caso, il nuovo inquilino del Quirinale non potrà che essere un “moderato”.

 

Gianfranco Moretton

 

L’autorevolezza di Mario Draghi è stata largamente impiegata in questi suoi primi cinque sei mesi del suo Governo. Il vero problema, detto in modo schietto, era definire il piano di utilizzo dei 209 miliardi di euro che da qui ai prossimi cinque sei anni giungeranno in Italia dall’Europa. Ad essere cinici, e in questo caso io lo sono, credo che questo fosse il vero e unico perno che ha giustificato il cambio del Governo precedente.

 

Fatto questo, si tratta ora di trasportare l’Italia fuori da questa pandemia, di riordinare i registri del rilancio economico, di mettere benzina nel motore dello sviluppo e riapprodare in una normalità che ormai da diverse stagioni sembra essere smarrita.

 

Le difficoltà di questo Governo sono comunque sempre riconducibili alla sua stranezza: mettere assieme il diavolo e l’acqua santa è una complicazione non da poco. Centro destra e centro sinistra “uniti” nella lotta, mette sicuramente a dura prova le virtù di Mario Draghi. Virtù che dovranno essere via via sempre più smaglianti perché i contendenti saranno indotti a suonarsele sempre più intensamente.

 

Siamo però vicini al traguardo del cosiddetto semestre bianco. Periodo in cui il Presidente della Repubblica non può per alcun motivo sciogliere le Camere. Ne deduco che, per quanto indotti a procurare all’avversario ferite via via più estese, la compagine governativa dovrà necessariamente fare buon viso a cattiva sorte. Fino all’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, ricordo che l’evento cadrà tra la fine dell’inverno e inizio della primavera, non capiterà nulla di particolarmente sconvolgente nella nostra bella Italia.

 

Il vero problema è sapere chi prenderà il posto di Sergio Mattarella. Il gioco è: sarà Draghi o un’altro?

 

Propendo per la seconda ipotesi. Se voi però mi chiedete chi possa mai essere questo soggetto, non mi arrischio a fare alcun nome. Posso solamente dire che, stando così le cose, il possibile candidato a Presidente della Repubblica, dovrà essere un personaggio in grado di raccogliere tanto i consensi del campo x quanto del suo campo opposto y. In sostanza, un moderato in senso strettissimo.

 

Nel panorama italiano di personaggi in grado di vestire questo stile ce ne sono diversi.