Morto Emanuele Macaluso, storico dirigente del Pci. Aveva 96 anni

Ci ha lasciati all’età di 96 anni Emanuele Macaluso una delle ultime memorie viventi degli anni ruggenti del più grande partito comunista d’ Occidente.

Già iscritto nel PCI prima della caduta del regime fascista, fu membro della corrente riformista (o, come egli preferiva, migliorista) del partito, di cui faceva parte anche Giorgio Napolitano, nel 1960 entrò nella Direzione del partito. Nel 1962 lasciò la segreteria regionale del PCI a Pio La Torre, e nell’ottobre anche l’Ars, e fu chiamato a Roma, dove, nel 1963, entrò nella Segreteria politica con Togliatti prima, con Luigi Longo dopo, e successivamente con Enrico Berlinguer. Fece parte anche dell’Ufficio Politico. In quel periodo diresse la Sezione di organizzazione dei comunisti, la stampa e la propaganda e, in un secondo momento, la Sezione meridionale. Sono da considerare un fiore all’occhiello le querele per diffamazione ricevute da personaggi notoriamente mafiosi.

Quell’anno fu anche eletto per la prima volta deputato nazionale alla Camera dei deputati nel 1963, confermato in questa carica nel 1968 e nel 1972, fino al 1976, quando fu eletto nel Senato della Repubblica, e rieletto nel 1979, 1983 e 1987, dove fu vicepresidente della commissione vigilanza Rai. Nel 1989 condivise la Svolta della Bolognina e nel 1991 aderì al Partito Democratico della Sinistra. Concludendo la sua esperienza parlamentare nel 1992.

L’Aula del Senato, questa mattina, ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Emanuele Macaluso. Il momento di raccoglimento, è stato seguito da un applauso unanime dell’Assemblea in piedi. “Credo che anche chi non ne ha condiviso le idee politiche possa convenire che è stato un grande protagonista della vita politica e culturale italiana”, ha detto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aprendo il suo intervento in Senato.