Museo Civico di Rovereto: 50 anni dall’allunaggio: storia e prospettive dell’esplorazione spaziale

La mostra è corredata da un ricco calendario di iniziative, incontri con i protagonisti della attuale ricerca spaziale, laboratori e attività per il pubblico presso il Museo, il suo Planetario a Palazzo Parolari e l’Osservatorio Astronomico di Monte Zugna.

In occasione del cinquantenario del primo allunaggio, la mostra “LA LUNA. E POI? 50 anni dall’allunaggio: storia e prospettive dell’esplorazione spaziale”, a cura della Fondazione Museo Civico di Rovereto con Eclipse Events di Milano, vuole partire dalla conquista della Luna con le missioni Apollo e la corsa allo spazio delle due grandi potenze di allora Stati Uniti e Unione Sovietica, come fosse quel primo passo, ma per andare oltre, per capire quali nuovi orizzonti l’umanità abbia in serbo per il proprio futuro. La mostra è organizzata con il patrocinio dell’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana e in partnership con SSERVI (Solar System Exploration Research Virtual Institute) e NASA, e con il sostegno di Comune di Rovereto e Provincia autonoma di Trento,

Lo story telling della mostra è particolare, ed è incentrato ampiamente su una dimensione esperienziale attraverso realtà aumentata, proiezioni immersive e filmati d’archivio.

Un’area è dedicata alle Missioni Apollo, dove si possono vedere esposti cimeli originali (come documenti, oggetti, piani di volo, press kit, dotazioni degli astronauti) ma anche rivivere la storia dell’esplorazione spaziale, del programma Shuttle e della Stazione Spaziale Internazionale. Si può sperimentare con postazioni di realtà virtuale la prima passeggiata spaziale della storia, compiuta nel 1965 dal cosmonauta russo Leonov, provare la sensazione di essere lanciati verso la Luna sul Saturn V, capire cosa significa vivere e lavorare in una casa permanente nello spazio, la ISS, per prepararsi al futuro dell’esplorazione spaziale e ai viaggi verso Marte.

Tra le molte curiosità, si può “toccare con mano” un pezzo di Luna (un vero meteorite lunare), e vedere una perfetta riproduzione della tuta Apollo di Dave Scott, comandante di Apollo 15, prodotta dalla NASA, e, tra gli altri oggetti in esposizione, la grande riproduzione (5 m) della Sojuz, la navicella spaziale sovietica, prestata dall’Associazione ASIMOF.
Quella di Apollo 15 è stata la prima missione durante la quale gli astronauti hanno solcato il terreno lunare con un mezzo meccanico. In mostra è esposta una copia perfetta e funzionante proprio del Lunar Rover: il veicolo, ricreato secondo i disegni originali della NASA dall’azienda roveretana Marangoni, è utilizzato anche per dimostrazioni in movimento.


La mostra è corredata da un ricco calendario di iniziative, incontri con i protagonisti della attuale ricerca spaziale, laboratori e attività per il pubblico presso il Museo, il suo Planetario a Palazzo Parolari e l’Osservatorio Astronomico di Monte Zugna.