Nasce il nuovo piano d’azione per l’economia circolare europea

L'economia circolare avrà benefici netti positivi in ​​termini di crescita del PIL

Ieri la Commissione europea ha adottato un nuovo piano d’azione per l’economia circolare, uno dei principali elementi del Green Deal europeo, il nuovo programma per la crescita sostenibile in Europa.

Con misure che riguardano l’intero ciclo di vita dei prodotti, il nuovo piano mira a rendere la nostra economia più adatta a un futuro verde, a rafforzarne la competitività proteggendo l’ambiente e a sancire nuovi diritti per i consumatori.

Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, ha dichiarato: “Se vogliamo raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, preservare il nostro ambiente naturale e rafforzare la competitività della nostra economia, dobbiamo realizzare un’economia pienamente circolare. Esiste un enorme potenziale da sfruttare sia per le imprese che per i consumatori e con questo piano abbiamo avviato un’azione volta a trasformare il modo in cui i prodotti sono fabbricati e a consentire ai consumatori di effettuare scelte sostenibili a proprio vantaggio e a beneficio dell’ambiente.”

Anche Virginijus Sinkevičius, Commissario responsabile per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, molto sodisfatto per il voto ha dichiarato: “Esiste un solo pianeta Terra, eppure da qui al 2050 consumeremo risorse come se di pianeti ne avessimo tre. Il nuovo piano renderà la circolarità la norma nelle nostre vite e accelererà la transizione verde della nostra economia. Interventi orientati al futuro creeranno opportunità commerciali e di lavoro, sanciranno nuovi diritti per i consumatori europei, sfrutteranno l’innovazione e la digitalizzazione e garantiranno che nulla vada sprecato, come succede in natura.”

L’economia circolare avrà benefici netti positivi in ​​termini di crescita del PIL e creazione di posti di lavoro, poiché l’applicazione di misure ambiziose di economia circolare in Europa può aumentare il PIL dell’UE di un ulteriore 0,5% entro il 2030, creando circa 700.000 nuovi posti di lavoro.