Si è tenuta la scorsa settimana al Quirinale la cerimonia di premiazione degli Eni Award, un evento che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del Presidente di Eni, Emma Marcegaglia, e dell’Amministratore Delegato dell’azienda, Claudio Descalzi. Il riconoscimento ha lo scopo di stimolare un migliore utilizzo delle fonti energetiche, incoraggiando le nuove generazioni di ricercatori a fare sempre di più e meglio nel complesso lavoro rivolto alla sostenibilità e all’innovazione.

Per la categoria Giovane Ricercatore dell’Anno, che in ogni edizione premia due ricercatori under 30 che abbiano conseguito il dottorato di ricerca nelle università italiane, i riconoscimenti sono andati ad Alberto Pizzolato e a Matteo Monai. Il primo, proveniente dal Politecnico di Torino, ha ideato e sviluppato metodi computazionali innovativi per la generazione di dispositivi energetici ad alte performance, basso costo ed elevata durabilità. Dispositivi ottenuti grazie a speciali algoritmi di ottimizzazione che li rendono in grado di autoevolvere in architetture complesse ed efficienti. Il secondo ricercatore, proveniente dall’Università degli Studi di Trieste, ha presentato invece una best practice sullo sviluppo di catalizzatori nanostrutturati a base di leghe metalliche di elementi non nobili (quindi a basso costo) per applicazioni in campo energetico, in particolare nella conversione delle biomasse a combustibili e prodotti chimici.

Per la categoria Transizione Energetica, uno dei tre principali premi per le migliori innovazioni nel settore degli idrocarburi per la decarbonizzazione del sistema energetico, il primo posto è stato conseguito da James Dumesic dell’Università del Wisconsin, Madison, che ha sviluppato processi catalitici innovativi per la conversione di biomasse a carburanti e prodotti chimici, incrementando la resa mediante l’ottimizzazione delle condizioni di reazione. Tra i nuovi processi sviluppati, la conversione di uno zucchero (il fruttosio) in un composto da cui è possibile ottenere biomateriali utilizzabili in alternativa a comuni materiali plastici di origine fossile.

Il premio Frontiere dell’energia, per ricerche sulle fonti di energia rinnovabile e sullo stoccaggio di energia, è stato poi assegnato a Michael Aziz e Roy Gordon dell’Università di Harvard, che hanno sviluppato un nuovo tipo di batteria particolarmente adatta per lo stoccaggio sicuro e conveniente  di energia rinnovabile intermittente come la solare ed eolica e la successiva erogazione per lunghi periodi di tempo. La nuova chimica delle batterie utilizza molecole organiche disciolte in acqua costituite da elementi abbondanti ed economici in grado di accumulare energia.

Il premio Soluzioni Ambientali Avanzate, dedicato a ricerche sulla tutela di aria, acqua e terra e sulla bonifica di siti industriali, è stato, infine, assegnato a Paul Chirik della Princeton University, la cui ricerca di successo riguarda il campo della catalisi. Nel caso di specie metalli quali Ferro e Cobalto possono sostituire leghe nobili quali ad esempio Platino, Rodio, Palladio, utilizzati nelle reazioni catalitiche nell’industria farmaceutica  e nei  prodotti di consumo, con ricadute positive economiche ed ambientali. Recentemente Chirik ha scoperto che i catalizzatori al Ferro da lui sviluppati sono in grado di riciclare il butadiene aprendo così la strada a futuri sviluppi nel campo delle mitigazioni dell’impatto ambientale delle plastiche tradizionali.

Per la sezione Giovani Talenti dall’Africa, una sezione istituita nel 2017 in occasione del decennale di Eni Award e dedicata ai giovani talenti dal Continente africano, il premio è stato assegnato a Emmanuel Kweinor Tetteh della Durban University of Technology e a Madina Mahmoud della American University del Cairo. La proposta di Tetteh riguarda la valutazione di un processo che integra l’impiego di foto-catalizzatori innovativi con sistemi di trattamento biologico delle acque reflue e, al contempo, convertire la CO2 in combustibili. Il lavoro di Mahmoud è invece focalizzato sulla preparazione di membrane innovative per il trattamento delle acque di produzione.