Nuova commedia all’italiana

Ad oggi, conosciamo solo il fatto che il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, non ha ancora spedito il provvedimento al Presidente della Repubblica.

Qui siamo proprio alla parodia di una commedia mai letta. Solo una Italia in decadenza poteva consegnarci una stranezza simile.
Sentiamo ancora le voci sdegnose che da circa dieci anni si sono levate nel campo governato da Beppe Grillo; le piazze si riempivano per ascoltare il nuovo oracolo con la speranza di mettere fine a ogni italica furbizia.

Ricordo, ancora oggi, gli improperi che salivano da quelle piazze oceaniche nei confronti delle manovre berlusconiane. Allora gridavano allo scandalo. Di mira avevano i condoni tombali e sembrava che questo fosse uno dei mali più endemici e pericolosi del nostro Paese. Oggi, amaramente, il loro leader attuale, assieme a tutti i suoi Ministri vota all’unanimità nel Consiglio dei Ministri un provvedimento che ricorda, per filo e per segno, le mosse più azzardate del Tremonti di governi andati.

E, tutto questo, con la benedizione di tutti i cittadini corretti che hanno, con serietà, sempre fatto il loro dovere pagando fino all’ultimo gli obblighi finanziari che le istituzioni richiedono.
Grottesca è apparsa, pure, l’immagine televisiva di un vice primo Ministro italiano che denuncia un presunto sovvertimento delle carte del Def, svelando, in un unico momento, la sua dabbenaggine o la sua malafede.

La dabbenaggine, perché ha votato un provvedimento senza averlo letto; malafede, perché incolpa il suo partner di maggioranza di aver fatto un gesto spregevole, sostenendo che un “salviniano” avrebbe cambiato le carte in tavola. Ditemi voi cosa potrebbe essere peggiore di questo.
Come andrà a finire non lo sappiamo. Ad oggi, conosciamo solo il fatto che il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, non ha ancora spedito il provvedimento al Presidente della Repubblica.

Cosa succederà domani non è ancora dato sapere. Ma o l’una o l’altra: o spedirà il provvedimento votato dal Consiglio dei Ministri, oppure spedirà un provvedimento nuovo.
In ogni caso saremmo di fronte, comunque, a un atto gravissimo perché, se spedisce quello denunciato da Luigino Di Maio, dimostra che Di Maio non ha senno; spedisse l’altro, rivelerebbe che un pasticcio c’è stato; chi poi l’abbia commesso sarà la Magistratura a stabilirlo.
Ditemi voi se una pagina più ridicola poteva essere data in pasto al popolo italiano.
Ma ci meritiamo veramente che capiti questo in questa nostra bella Italia?