Gli Stati Uniti impongono nuove sanzioni sulle costruzioni e su quattro materiali utilizzati per il programma nucleare di Teheran pur rinnovando le deroghe di non proliferazione alle società russe, cinesi ed europee.

Questo è successo anche perché negli ultimi mesi sono state violate le norme previste dall’accordo 2015. Lo stesso capo dell’Organizzazione per l’energia atomica del regime ha affermato che sono state arricchite 24 tonnellate di uranio dall’accordo del 2015, quantità che supera di gran lunga quella ammessa dal patto con le maggiori potenze internazionali, il 5+1.