Il Papa, nella catechesi dell’udienza di ieri, trasmessa in streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico e dedicata alla Passione di Cristo, in tempi di coronavirus ci spiega che: “La Pasqua ci dice che Dio può volgere tutto in bene. Che con Lui possiamo davvero confidare che tutto andrà bene”.

“E questa non è un’illusione – ha precisato a braccio – perché la morte e la risurrezione di Gesù non è illusione, è stata una verità. Ecco perché il mattino di Pasqua ci viene detto: ‘Non abbiate paura!’. E le angoscianti domande sul male non svaniscono di colpo, ma trovano nel Risorto il fondamento solido che ci permette di non naufragare”.

“Che me ne faccio di un Dio così debole, che muore? Preferirei un dio forte e potente!”, la possibile obiezione. “Ma il potere di questo mondo passa, mentre l’amore resta”, la risposta: “Solo l’amore custodisce la vita che abbiamo, perché abbraccia le nostre fragilità e le trasforma. È l’amore di Dio che a Pasqua ha guarito il nostro peccato col suo perdono, che ha fatto della morte un passaggio di vita, che ha cambiato la nostra paura in fiducia, la nostra angoscia in speranza”.

“Apriamogli tutto il cuore nella preghiera”, l’invito finale: “Questa settimana, questi giorni, col Crocifisso e il Vangelo. non dimenticatevi, la liturgia domestica sarà quella. Lasciamo che il suo sguardo si posi su di noi. Capiremo che non siamo soli, ma amati, perché il Signore non ci abbandona, non si dimentica di noi, mai. E con questo pensiero vi auguro una Santa Settimana, e una Santa Pasqua”.