Papa Francesco: nomina Timothy James Janz vice prefetto della Biblioteca apostolica vaticana.

La Biblioteca apostolica vaticana è la biblioteca che la Santa Sede ha organizzato e curato in Vaticano a partire dal Quattrocento; possiede una delle raccolte di testi antichi e di libri rari fra le più importanti al mondo risalenti al I secolo d.C.

Tra i pezzi più famosi della Biblioteca c’è il Codex Vaticanus, il più antico manoscritto completo della Bibbia che si conosca[3], la Bibbia Urbinate, il Trattato sulla falconeria, la Geografia di Tolomeo, l’Iliade bilingue con testo greco e traduzione latina del XV secolo, la Bibbia di Gutenberg, il Sidereus Nuncius di Galileo Galilei, la bolla papale Antiquorum habet fida relatio con il quale Papa Bonifacio VIII indisse il primo giubileo nel 1300 e la moneta d’oro posta da Carlo Magno sulla tomba di San Pietro nel 781,

La Biblioteca apostolica vaticana contiene oggi:

circa 1.600.000 volumi a stampa antichi e moderni
9.000 incunaboli (di essi, 65 in pergamena)
150.000 codici manoscritti e carte di archivio
300.000 monete e medaglie
circa 20.000 oggetti di arte.
80.000 manoscritti
Dal 1985 esiste un catalogo informatico consultabile in linea dei volumi a stampa moderni. L’accesso alla Biblioteca è consentito unicamente a docenti e ricercatori universitari. L’attuale prefetto della Biblioteca è monsignor Cesare Pasini. Parte degli oggetti della Biblioteca sono esposti nei Musei della Biblioteca apostolica vaticana dei Musei vaticani.

Ma chi è Timothy James Janz colui che ne è diventato vice prefetto?

Timothy James Janz è nato a Basilea il 1° aprile 1966, ha frequentato gli studi classici all’Università di Laval, Québec, Canada, si è laureato in letteratura classica greca all’Università La Sorbona a Parigi e ha ottenuto il dottorato di ricerca in studi classici presso l’Università di Oxford.

Entrato come Vice Assistente presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, ha pubblicato diversi articoli, monografie, contributi e recensioni sia sulla traduzione greca della Bibbia, detta dei Settanta, sia sui testi classici greci, sia sul catalogo dei manoscritti greci della Biblioteca Apostolica Vaticana.

Inoltre, ha collaborato a diversi progetti della medesima Biblioteca, raggiungendo gradualmente posizioni di responsabilità, fino a essere nominato Scriptor graecus nel 2011 e Direttore del Dipartimento degli Stampati nel 2016. È membro del Consiglio della Biblioteca.

Nel 2012 si è occupato in collaborazione con la Biblioteca di Bodleiana di Oxford di un progetto congiunto di digitalizzazione di riferimento per aprire al mondo le loro raccolte di testi antichi. Circa i due terzi del materiale proviene dalla Biblioteca Vaticana. Il progetto consente di rendere disponibili circa 1,5 milioni di pagine in formato digitale.