Il prossimo 28 settembre: il Parlamento apre le porte a tutti per vedere di persona con quali modalità ci si comprenda e si lavori pur parlando così tante lingue diverse, per incontrare interpreti e traduttori del Parlamento, per ascoltare il loro racconto e vedere come lavorano nella sala plenaria dell’emiciclo.

“La diversità linguistica e culturale è uno dei punti di forza dell’Europa e si inserisce nei trattati europei come valore fondamentale”, spiega una nota del Parlamento Ue. Sono state predisposte una serie di attività in emiciclo a Bruxelles, con cui scoprire in prima persona “l’importanza e l’impatto della comunicazione multilingue”.

Si potranno registrare podcast, si potrà provare a fare l’interprete in uno degli stand o a tradurre uno dei testi del Parlamento; con gli interpreti si potranno scoprire i “trucchi del mestiere” o capire come si arriva a fare quel lavoro. Attività dedicate al multilinguismo saranno predisposte anche nella Casa della storia europea, sempre a Bruxelles.