“Tra il 2018 e il 2020 si è registrata la presenza di un parco circolante dominato ancora da veicoli a benzina e a gasolio e le emissioni inquinanti sono state in costante aumento, nonostante alcuni lievi miglioramenti. Le previsioni al 2025 e al 2030 sono, però, confortanti: entro il 2025 si stima un aumento del 4% dei veicoli elettrici e una crescita del 20% delle automobili ibride. Ma è nel 2030 che si avrà un importante cambio di marcia con un 15% in più di vetture elettriche e un picco del 25% che sarà registrato dalle ibride”. Questi i dati che emergono dal rapporto realizzato da Iia-Cnr, Istituto sull’inquinamento atmosferico, in collaborazione con l’associazione Motus-E, presentato in diretta facebook durante l’evento ‘Più mobilità elettrica: scenari futuri e qualità dell’aria nelle città italiane’.   Il lavoro di ricerca si riferisce a cinque città (Roma, Torino, Milano, Bologna e Palermo) e ha l’intento di stimare quale impatto avrà l’elettrico sulla mobilità urbana e sulla circolazione.

Il report, analizzando dati che vanno dal 2018 al 2020, studia la relazione stretta che intercorre tra la  mobilità urbana e la sostenibilità ambientale.   Ad avviso di Carla Messina, funzionario del ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili, “urge investire sulla crescita dei veicoli green, rinnovando il parco circolante degli autobus e dei mezzi pubblici delle nostre città. Non è ammissibile che il 37% dei bus urbani produca ancora una emissione importante di sostanze inquinanti. Con il decreto rilancio bisognerà puntare sull’elettrico, elaborando strumenti di pianificazione nuovi che contribuiranno a realizzare i nostri obiettivi strategici, raggiungendo i target nazionali ed europei”.