Quel che resta del Lago di Como

Preoccupa il livello del Lago di Como

All’appello mancano  il 21 per cento dei metri cubi che mediamente ci si aspetterebbe in questo periodo.

Così il lago assurge a simbolo di quelle problematiche legate ai cambiamenti climatici. Cambiamenti, peraltro, sui quali ancora si discute se siano realmente dipendenti da fattori umani o da naturali fenomeni contro i quali l’uomo non può nulla.

Infatti l’inverno è stato poco piovoso e il livello delle acque del lago è molto basso, -23,8 centimetri sotto lo zero idrometrico di piazza Cavour e come se non bastasse i bacini artificiali della Valtellina sono pieni solo al 20% della capienza e di neve in montagna quest’inverno se n’è vista poca.

La siccità straordinaria dell’inverno creerà così problemi alle culture tradizionali come cereali, frutta e ortaggi, ma anche alle semine del periodo, ovvero bietole e pomodori.
È vero che tradizionalmente l’inizio di primavera porta grandi piogge sul Comasco, ma la situazione attuale potrebbe avere ripercussioni dirette anche sulle rive del Lario, per via dell’acqua particolarmente bassa.