Riportiamo il testo integrale della nota di Nicola Caprioli, che “Il Resto del Carlino” ha pubblicato ieri sulle pagine di Bologna. Il titolo scelto dal giornale è stato: ”Elezioni e astensione. Persa l’occasione di far sentire la propria voce”.

Come noto, le elezioni amministrative hanno mostrato una altissima percentuale di astensione perfino in una città come Bologna, storicamente contraddistinta da una alta partecipazione elettorale. Altrettanto noto è il fatto, rilevato analiticamente anche da vari istituti di ricerca, che tale fenomeno abbia contraddistinto in modo particolare non solo l’elettorato di centrodestra, ma anche quell’area di ispirazione cattolica, moderata e popolare che da molti anni non converge stabilmente su uno specifico approdo elettorale o, per l’appunto, si rifugia nell’astensione.

Anche in questa tornata elettorale la responsabilità, come ovvio, ricade non certo sull’elettorato, ma su coloro che non sono stati in grado di esprimere una proposta sufficientemente solida, credibile e, in un certo senso, inclusiva per raccogliere domande di rappresentanza sì eterogenee, ma accomunate da una visione del mondo, della storia e del futuro della società ispirata a valori ben precisi.

Nonostante, quindi, non si tratti di una novità, ha destato purtroppo stupore che sul territorio bolognese tra le numerose ed importanti realtà organizzate che per storia, cultura e valori cattolici e moderati si collocano nell’alveo sopraccitato, nessuna abbia non solo manifestato un posizionamento chiaro su una qualsiasi tra le (non molte, a dire il vero) opzioni elettorali cattolico moderate, ma nemmeno abbia partecipato (anche indirettamente) alla costruzione congiunta di una iniziativa politica locale concreta e visibile.

Ci pare evidente che questo atteggiamento di distacco e di estraniazione dalla politica attiva esercitata all’interno delle istituzioni locali, finisca inevitabilmente per colpire, penalizzare e sottorappresentare proprio quelle istanze che dovrebbero essere la priorità delle organizzazioni.

In questo senso è chiara la percezione di aver perduto l’ennesima occasione per far sentire nella sede amministrativa comunale e metropolitana, con la forza che meriterebbe, la voce di un mondo ricchissimo di valori morali, di attenzione alla persona umana e di proposte per il bene comune.

Rete Bianca – con una candidatura indipendente ospitata all’interno della lista del Partito Democratico – ha portato avanti con convinzione un tentativo di coinvolgimento di tali sensibilità sul territorio. Lo ha fatto pur essendo ben consapevole delle condizioni proibitive dettate da una campagna elettorale talmente ristretta nelle tempistiche da rendere inevitabilmente insufficiente la diffusione dei contenuti e della “novità” della propria proposta di rappresentanza politica.

Oggi, all’indomani degli esiti elettorali e delle analisi degli stessi, si presenta però un’opportunità, altrettanto importante, che il nostro mondo ha il compito di cogliere al meglio delle proprie possibilità: l’opportunità di “sfidare” costruttivamente il nuovo Sindaco Matteo Lepore e la nuova amministrazione sui piani e sulle istanze che ci contraddistinguono.

In questa sfida Rete Bianca è e sarà presente assieme a tutti i soggetti, singoli o plurali, che vorranno impegnarsi per il bene comune condividendo un percorso di individuazione degli strumenti operativi e di coordinamento delle azioni politiche che scaturiranno dalla medesima volontà di partecipazione alla comunità cittadina.

 

Nicola Caprioli è il Coordinatore regionale Rete Bianca Emilia-Romagna