Rete Bianca, Politica Insieme e Costruire insieme hanno firmato prima di ferragosto un documento comune. Alcuni ne hanno tratto motivo per enunciare l’avvenuta costituzione di un soggetto politico. Sappiamo che il percorso richiede un supplemento di prudenza, per non cadere nel velleitarismo. Intanto, sotto la regia di Stefano Zamagni, è stato redatto in questi giorni un nuovo documento. Vedrà la luce a breve. Da parte sua, Rete Bianca ha voluto predisporre una nota con la quale si articola, per fare chiarezza, il motivo di adesione al suddetto documento. Anche se anticipa la divulgazione del testo principale, la nota di Rete Bianca merita di trovare spazio già ora sul sito del “Domani d’Italia”.

Da tempo la nostra cultura, nella dimensione politico-istituzionale, è circoscritta alla testimonianza dei singoli: vive in forma collettiva solo nel prezioso ambito della società civile.

Ma l’emergenza posta dalla crisi della democrazia – nella sua dimensione comunitaria e nella sua vocazione alla giustizia sociale –  ci interpella con domande profonde e richiede una rinascita della Politica in tutte le sue ispirazioni ideali.

Senza questo risveglio delle culture e delle idealità, i messaggi del populismo e della destra – verso i quali “degasperianamente” manteniamo una insuperabile alternativitá – non si sconfiggono.

Sappiamo tuttavia che i paradigmi sono cambiati e non ha senso alcuno riproporre formule del passato. Anche la forma della rappresentanza e dei partiti deve essere oggi ripensata e rigenerata.

Per questo, oggi non intendiamo ricercare affiliazioni di sorta o soluzioni improvvisate e di fragile costrutto.

Vogliamo invece avviare un percorso nuovo, tutto da costruire, nelle proposte e nelle forme.

Vogliamo prima di tutto dare voce politica autonoma ad una Comunità di ideali e di pensiero.

E, attorno ad essa, a partire dalle dimensioni locali e dalle reti già attive, organizzare una proposta politica orientata al futuro.

Guardiamo all’azione del nuovo Governo e osserviamo le evoluzioni del quadro politico avendo a cuore la salvaguardia di un argine ai diversi populismi, con il ripudio della destra anti europeista e xenofoba. Dentro questo perimetro di solidarietà ideale e politica coltiviamo l’ambizione di nuove “sintesi popolari”, partendo dalla formazione di un movimento aperto al futuro.

Pensiamo che il nostro Paese è ancora alla ricerca di un nuovo equilibrio, capace di dare vera rappresentanza alla società e autentica risposta nel segno del servizio al Bene Comune.

Il nostro percorso intende porsi in questa prospettiva, con autonomia e disponibilità alla cooperazione politica.