Salvini scelga per il suo centro-destra il nome di “Partito Conservatore”. Lasci da parte i repubblicani.

 

È vero che l’esempio a cui ci si riferisce è quello dei repubblicani americani, ma giocando con le parole si fa confusione. La recente uscita del leader della Lega suscita la reazione dei repubblicani, eredi della tradizione del Partito repubblicano.

 

Enzo Bianco

 

Sinceramente non so se Matteo Salvini abbia sentito parlare di Ugo La Malfa, di Bruno Visentini, di Giovanni Spadolini. Se sa che il più antico partito italiano è stato il Partito Repubblicano. E l’edera è stato il suo simbolo. E se sa che Ugo La Malfa lo definì ‘l’altro polo della sinistra’.

 

E che quella tradizione politica è viva tutt’ora nel nostro Paese, sia pure in alcune e diverse formazioni politiche. Per esempio, nei LiberalPD, con personalità come quelle di Adolfo Battaglia, Giorgio Bogi e tanti, come me, che hanno avuto l’onore di crescer a quella scuola. E ne siamo orgogliosi.

 

Il suo progetto politico è ovviamente rispettabile, anche se non facile. Intanto cominci a cercare un nome adatto alla tradizione italiana. Una tradizione politica importante della politica italiana non può essere trascurata da parte di chi pensa e pretende di essere un leader nel nostro Paese.  Se proprio vuole cercare una sigla nel mondo anglosassone, valuti la dizione “Partito Conservatore”.

 

Auguri, Salvini.