Il lavoro della Sapienza Università di Roma e del laboratorio dell’Istituto Pasteur-Italia, ha portato a identificare i potenziali biomarcatori prognostici della Sla. Si tratta di molecole di microRna (miRna) che non contengono informazioni per la formazione di proteine, ma che spesso risultano alterate in alcune condizioni patologiche e che possono anche essere rilasciate nel sangue.

In questo studio, pubblicato su Cell Death Discovery, sono stati selezionati e analizzati quantitativamente, ogni tre mesi durante la progressione della malattia, cinque miRNA.

I risultati hanno mostrato che queste molecole sembrano essere predittive del decorso della malattia.

Quantificare i livelli di queste molecole potrebbe essere un valido aiuto per la gestione clinica di questi pazienti.