Secondo i sondaggi, Fratelli d’Italia resta la prima la forza politica. Supermedia AGI/Youtrend sulle intenzioni di voto degli italiani

il vantaggio del partito guidato da Giorgia Meloni sulla Lega è pari a un solo decimo di punto percentuale. Dietro, il Pd. Intanto la fiducia nel Presidente Mattarella tocca una percentuale record: 63%. Il dato sale al 96% tra gli elettori del Pd, al 75% tra quelli di FI e al 69% tra quelli del M5S, mentre è al 62% tra chi vota Lega e scende al 42% tra chi vota Fdl.

Lultima Supermedia prima della pausa estiva ci regala uno scenario estremamente aperto: si conferma il primato (acquisito due settimane fa) di Fratelli dItalia di primo partito nelle intenzioni di voto degli italiani, ma il suo vantaggio sulla Lega è infinitesimale, pari a un solo decimo di punto percentuale.

Entrambi i partiti, in ogni caso, paiono essersi attestati poco al di sopra della soglia del 20%, con il Partito Democratico in terza posizione distanziato di un solo punto (19,3%). Riduce un poil distacco dal terzetto di testa il Movimento 5 Stelle, che risale al 16% nei giorni dellapprovazione del nuovo statuto della (ormai scontata) elezione di Giuseppe Conte a nuovo leader.

Alle spalle dei primi quattro partiti il quadro resta piuttosto stabile, come del resto avviene da molte settimane a questa parte. Forza Italia galleggiatra il 7 e l8 per cento, staccando la pattuglia dei partiti minori capitanata da Azione di Carlo Calenda (unico di questa pattuglia stabilmente sopra il 3% attuale soglia di sbarramento prevista dalla legge elettorale per il Parlamento nazionale), con tutti gli altri dal 2% in giù. La storia ci ha però insegnato che durante la pausa estiva possono accadere molte cose (il 2019 è ancora lì a ricordarcelo), quindi non possiamo escludere che il quadro appena visto possa cambiare in modo significativo già a inizio settembre.

Nel complesso, le forze che sostengono il governo Draghi in Parlamento raccolgono i consensi di quasi 3 italiani su 4 (73,2%). Si tratta di un consenso inferiore di oltre 5 punti rispetto a quello registrato al momento della nascita dellesecutivo, avvenuta ormai sei mesi fa. A beneficiare di questa flessione sono state le opposizioni a destra (FDI +3,8%) e a sinistra (con SI che ha divorziatoda MDP, ed è oggi quotata al 2,1%). Uno sguardo più approfondito alle diverse componenti della maggioranza a sostegno di Draghi tuttaltro che monolitica, trattandosi di un governo di unità nazionale consente però di apprezzare come le variazioni non siano state omogenee.

Di fatto, mentre larea giallorossa(ossia PD, M5S e LeU-MDP) è rimasta nel complesso stabile, maggiori difficoltà ha avuto larea di centrodestra (Lega, Forza Italia e altre liste minori) che ha lasciato sul terreno tre punti e mezzo. Non è andata meglio allarea liberale, in cui si è registrata una perdita di consensi che ha colpito in particolare Italia Viva di Renzi e +Europa (che peraltro ha da poco riconfermato alla segreteria Benedetto Della Vedova in occasione del suo secondo congresso, convocato dopo un piccolo terremoto [LINK https://www.agi.it/politica/news/2021-03-15/caos-europa-emma-bonino-benedetto-della-vedova-11773847/ ] avvenuto lo scorso marzo).

Quello che non è cambiato, durante questi primi sei mesi di Governo Draghi, è il rapporto di forza tra le diverse aree politiche, riaggregate in base alle coalizioni che si sono fronteggiate in occasione delle ultime elezioni politiche (4 marzo 2018).

Il centrodestra, infatti, nonostante i rimescolamential suo interno, continua a essere la coalizione sulla carta più competitiva: da oltre due anni, questarea vale poco meno del 50% dei consensi, mostrando una stabilità sorprendente. Molto staccata è larea di centrosinistra (PD e centristi alleati dei democratici nel 2018) che nel corso di questa legislatura non ha mai raggiunto il 30%, raccogliendo ad oggi i consensi di poco più di un italiano su quattro. Certo, un centrosinistra allargato al Movimento 5 Stelle e alla sinistra radicale potrebbe valere sulla carta oltre il 45% e risultare competitivo con il centrodestra: ma mettere insieme una simile coalizione, che vada da Renzi e Calenda alla sinistra di Fratoianni, appare unopzione politicamente ben poco percorribile, per usare un eufemismo.

Al momento, comunque, eventuali elezioni politiche anticipate non sono uno scenario realistico. E questo perché siamo appena entrati nel cosiddetto semestre bianco, ossia gli ultimi sei mesi di mandato del Presidente della Repubblica [LINK https://www.agi.it/politica/news/2021-08-03/semestre-bianco-molti-poteri-restano-intatti-13456510/ ]. Da Costituzione, durante questo periodo il Capo dello Stato non può sciogliere le Camere, a meno che tale periodo non coincida con la scadenza naturale della legislatura. Questo significa che lattuale Parlamento potrà in effetti essere sciolto solo a partire da febbraio 2022, quando si sarà insediato il successore di Sergio Mattarella (e anche in quel caso non è affatto scontato che la maggioranza dei parlamentari sia ansiosa di andare a nuove elezioni, con un solo anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale).

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https://www.agi.it/politica/news/2021-08-05/sondaggi-partiti-fratelli-italia-lega-13493892/