È indubbio che una parte della giornata vorremmo trascorrerla quietamente. Infatti, la notte, almeno per chi, come me, non ha più una età verde, è stata creata per mettere a tacere tutti gli affanni del giorno. Vale a dire concedersi un meritato riposo.

Se questo vale per la nostra esistenza, possiamo dire che dovrebbe essere un modello valido per le altre realtà di umana natura. Così anche quando si lavora, dovessimo sempre consumare il tempo in affanno, sarebbe un lavoro sicuramente improduttivo. È sempre utile mettersi in attività anche con una buona dose di tranquillità.

Per semplice traslazione, possiamo utilizzare lo stesso schema nella dimensione pubblica-politica. Se ci mettiamo a leggere un giornale o a seguire un telegiornale, dopo un inevitabile forte scroscio di aspetti negativi, ci attenderemmo anche una buona dose di notizie favorevoli. È questione di equilibrio e di armonia delle parti, per tener desto e il tasto delle preoccupazioni, e le corde della piacevolezza.

Purtroppo non è così, in questi tempi non è cosi. Sul piano politico si rovesciano addosso solo notizie negative. Sì, è vero, di tanto in tanto fugge anche qualche aspetto leggero, ma, inevitabilmente, viene subito fagocitato nelle spire dell’oscurità.

Non soffermiamoci sulle nuove disgrazie che sembrano giungere da Mosca. Non ho elementi tali da fare commenti oltre a quel che già si legge. In ogni caso, è una nuova tegola che, pur capitando sulla testa di Salvini, ricade anche sull’intero Paese. Non è sicuramente una piacevole notizia.

A rincarare le dosi in questo ingeneroso periodo, ci si mettono pure le agenzie che rilevano faticosi stratagemmi per gestire la pesante situazione dell’Ilva di Taranto e, non ultima, l’affannosa condizione del percorso di Alitalia.

In questo marasma, va pure sottolineato che le sintonie governative hanno ieri ricevuto un’ulteriore battuta d’arresto: il provvedimento sulle autonomie regionali sembra essere in una situazione che si avviterà via via sempre più su se stessa, senza vedere né a breve né a lungo termine un traguardo da raggiungere.

Notizie non più riservate, indicano ormai anche un possibile divorzio all’interno del partito di opposizione: voci ormai ricorrenti informano che Renzi e i suoi accoliti stiano preparando i propri bagagli.

Non vive senz’altro un miglior destino l’equipaggio che soggiorna sul vascello capitanato ancora da Silvio Berlusconi.

Ditemi voi, in tutto ciò, qual è l’angolo di riposo spirituale che spetterebbe anche alla sfera politica? Siamo purtroppo sotto l’egida di un andamento guerresco che non vede in alcun modo approssimarsi anche un degno riposo del pensiero.