“Lo avevamo promesso in occasione dell’apertura dell’anno 2020 per Padova Capitale Europea del volontariato, che ha visto la partecipazione anche del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e oggi è realtà: la Conferenza Stato Regioni ha approvato l’intesa unanime sul registro unico del terzo settore, su proposta del Ministero del Lavoro. Un provvedimento atteso da tutto il mondo del terzo settore sul quale il governo aveva garantito una mediazione condivisa tra tutte le Regioni italiane”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, al termine della Conferenza Stato Regioni.

Il Registro unico nazionale del Terzo settore è (finalmente) più vicino: come previsto, la Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 10 settembre ha trovato l’intesa sul decreto ministeriale che disegna le modalità di iscrizione degli enti e le modalità della tenuta del Registro stesso. A questo punto si attende solo il via libera definitivo del Ministero del Lavoro, con la pubblicazione del relativo decreto che nelle intenzioni del governo dovrebbe andare in Gazzetta Ufficiale entro il mese di settembre.

Nella seduta della Conferenza si è dunque trovata la quadra, già attesa in realtà un mese fa, all’inizio di agosto, quando l’intesa in Conferenza Stato Regioni era stata però rinviata in seguito ad alcune osservazioni avanzate dalla Provincia autonoma di Bolzano. Il Registro sarà unico a livello nazionale, ma vi saranno varie sezioni a seconda della natura giuridica dei diversi enti: sostituirà i tanti registri nazionali e locali che oggi vedono iscritte oltre 300 mila diverse organizzazioni del non profit. L’iscrizione non sarà obbligatoria, ma sarà la porta di ingresso necessaria per usufruire anche di una serie di vantaggi fiscali. Con la pubblicazione del decreto attuativo e la sua entrata in vigore si sarà finalmente compiuto uno dei punti più rilevanti della cammino avviato nel 2016 con l’approvazione della legge delega sulla riforma del Terzo settore.