Se vi è gara a sinistra tra PD e M5S, si tratta di una sorta di palio degli asini (con l’eccezione di Gentiloni e di pochissimi altri). Gli eventi mi pare confermino che il pallino della politica italiana sia nelle mani di Mattarella e di Conte (cui possono fare concorrenza solo le scorribande di taluni giudici politicizzati). Tutto il resto fa da contorno. Non so quanto ciò sia compatibile con la forma di governo di una repubblica parlamentare, ma sicuramente è un bene averli al timone in questo stato di emergenza, di emergenze che si sommano.

Non ultima la contesa geopolitica che rischia di sfociare in una vera e propria guerra, per lo sfruttamento delle risorse del Mediterraneo orientale, che ci riguarda direttamente. La Turchia si deve sentire con le spalle ben protette in Europa, forse da qualche suo grande storico alleato, se si permette di maltrattare in modo così spavaldo Grecia (nelle sue acque) e Italia (in Libia).

Noi ci difendiamo con accordi a più non posso con l’Egitto antiturco, guidato dai nemici dei Fratelli musulmani. Non per niente il caso Regeni è sempre sulle prime pagine e tanti “utili idioti” che lavorano per il re di Prussia, continuano a imporre gli striscioni su edifici pubblici, con soddisfazione di quanti hanno interesse a guastare le relazioni tra Roma e Il Cairo.

Ecco, forse guardare al centro potrebbe voler dire anche saper focalizzare le vere questioni cruciali, ed assumere un’iniziativa all’altezza delle sfide, spiegando i problemi e sensibilizzando i cittadini, anziché confonderli o frastornarli con improbabili promesse o con false paure.