Uno screening con una risonanza magnetica (MRI) a cadenza annuale, a partire dall’età di 25-30 anni, potrebbe ridurre i decessi per tumore al seno di almeno il 50% nelle donne sopravvissute a un cancro in età pediatrica. È quanto emerge da uno studio condotto dal Boston Children’s Hospital.

“Le sopravvissute a un cancro in età pediatrica, trattate con radiazioni al torace, sono ad alto rischio di decesso per cancro al seno”, dice Jenninfer Yeh, autrice principale dello studio.

Per creare una coorte di sopravvissute a un tumore infantile sottoposte in passato a radioterapia toracica, Yeh e colleghi hanno sviluppato due modelli di simulazione usando lo studio Childhood Cancer Survivor e altri dati pubblicati.

I modelli hanno valutato tre strategie: nessuno screening; mammografia digitale con screening tramite MRI a partire dai 25 (le attuali raccomandazioni del Children’s Oncology Group), 30 o 35 anni d’età e continuando fino a 74 anni, solo MRI a partire dai 25, 30 o 35 anni d’età, continuando fino ai 74 anni.