UDIENZA DI CL IN VATICANO. DON GIUSSANI, «IL MONDO C’È: LA COMPAGNIA CHE DA CRISTO È NATA HA INVESTITO LA STORIA».

Oggi Papa Francesco, in occasione del centenario della nascita di don Luigi Giussani, riceverà in udienza la Fraternità di Comunione e Liberazione.

Di seguito riportiamo la lettera che il Presidente della Fraternità ha inviato in preparazione dell’evento.

 

Davide Prosperi

 

Cari amici,

 

con l’approssimarsi dell’udienza che papa Francesco ci ha concesso per il Centenario della nascita del nostro amato don Giussani, riempiendoci di profonda gratitudine e gioia, avverto l’urgenza di rinnovare con voi le ragioni della nostra partecipazione a un evento così importante, per aiutarci ad attenderlo con cuore umile e sincero, spalancato nella preghiera.

 

L’udienza sarà un passaggio fondamentale del cammino che stiamo compiendo. In un momento così delicato per il movimento, con il pellegrinaggio alla casa di Pietro vogliamo affermare ancora una volta la nostra affezionata sequela al Papa e in essa il nostro appassionato amore a Cristo e alla Chiesa. A papa Francesco affidiamo, dunque, come figli, il desiderio che dal profondo ci anima di offrire, attraverso la concretezza della nostra esistenza, il nostro contributo di fede e di costruzione del bene comune a vantaggio di tutti i nostri fratelli uomini, continuando a mendicare, anzitutto per noi stessi, Colui che solo può compiere la sete del cuore dell’uomo: Gesù di Nazareth. È questo che don Giussani ci ha insegnato e testimoniato con la sua vita: «Nel grande alveo della Chiesa e nella fedeltà al Magistero e alla Tradizione, abbiamo sempre voluto portare la gente a scoprire – o a vedere in modo più facile – come Cristo è presenza» (don Giussani). Noi «esistiamo solo per questo».

 

Teniamo quindi desta nelle settimane che ci separano dall’udienza la domanda a Cristo che ci renda capaci di rinnovare in ogni istante il nostro sì alla Sua chiamata: è nel sì di ciascuno di noi, infatti, che si concretizza la sequela alla Chiesa che desideriamo esprimere con la presenza di tutti noi, uniti, in piazza San Pietro il 15 ottobre.

 

Nella attesa dell’incontro col Santo Padre, con il cuore aperto ad accogliere con gratitudine lieta le sue parole e la sua benedizione, fiduciosi nell’abbraccio misericordioso della Chiesa, affidiamo all’intercessione della Madonna il cammino del nostro movimento. Siamo coscienti del nostro nulla e allo stesso tempo pieni di indomita speranza in Colui che può tutto, nel percorrere quella «strada bella» della quale don Giussani non ha mai smesso di renderci certi: «La familiarità con Lui, da cui nasce l’evidenza della sua parola come unica che dia senso alla vita, come possiamo viverla? Il modo c’è: la compagnia che da Cristo è nata ha investito la storia: è la Chiesa, suo corpo, cioè modalità della sua presenza oggi. È perciò una familiarità quotidiana di impegno nel mistero della sua presenza entro il segno della Chiesa. Di qui può nascere l’evidenza razionale, pienamente ragionevole, che ci fa ripetere con certezza ciò che Lui, unico nella storia dell’umanità, disse di sé: Io sono la via, la verità, la vita» (don Giussani).

 

Preghiamo lo Spirito Santo perché ci accompagni e ci illumini, e preghiamo sempre per il Papa e le sue intenzioni.