Ue: è l’Emilia Romagna la Regione più virtuosa d’Italia in tema ambientale

L’impegno è ora quello di ridurre entro il 2020 la popolazione esposta agli sforamenti delle polveri sottili passando dall’attuale 64% all'1%

L’Ue ha sviluppato norme ambientali tra le più rigorose al mondo. Una politica che contribuisce a proteggere la natura e a salvaguardare la salute e la qualità della vita dei cittadini. Dalle ultime rilevazioni l’Emilia Romagna è l’unica regione italiana esclusa dalla procedura d’infrazione sulla depurazione delle acque reflue urbane in tutti i centri abitati con oltre 2.000 abitanti. A scriverlo nero su bianco è proprio l’Europa nel Rapporto appena pubblicato. Bruxelles promuove infatti l’area emiliano romagnola per diversi aspetti in tema di ambientale e dà il suo assenso a cominciare dalla gestione dei rifiuti per passare poi alla protezione degli animali, dalle bonifiche di siti industriali alla qualità delle acque. L’unico neo riguarda il miglioramento della qualità dell’aria, rispetto al quale la Regione viene invece chiamata in causa per i superamenti dei livelli delle polveri sottili.

“Quello dell’aria è un tema che abbiamo ben presente – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo – e che per ragioni geomorfologiche non può purtroppo essere risolto solo dall’Emilia-Romagna. Per questo abbiamo firmato l’accordo di Bacino Padano insieme a Veneto, Lombardia e Piemonte e stiamo proseguendo il lavoro comune di contrasto allo smog cercando di coniugare le esigenze dei cittadini e dei territori con una manovra progressiva, che stiamo sostenendo con fondi regionali per il rinnovo del parco mezzi pubblico e privato e l’adozione di comportamenti sempre più attenti ed ecologici. Il nostro obiettivo, entro il 2020, è ridurre dal 64% all’1% la popolazione esposta agli sforamenti delle polveri sottili”.

Ma l’Emilia Romagna è ritenuta virtuosa su tutti gli altri temi ambientali: “Il grande traguardo raggiunto sulla depurazione delle acque reflue si affianca agli altri risultati positivi evidenziati a livello comunitario: sono tutti il frutto delle politiche coraggiose messe in campo dalla nostra Regione – ha aggiunto l’assessore Gazzolo – Sostenibilità, circolarità, risparmio e tutela del capitale naturale sono al centro della strategia regionale e interessano in modo trasversale tutti settori: il giudizio dell’Europa è la certificazione di qualità di tutte le misure, capaci di guardare al futuro proprio perché rispettose dell’ambiente”.

A livello nazionale, le procedure d’infrazione in materia ambientale rappresentano il 26% delle 65 in corso che coinvolgono il nostro Paese. Le aree più critiche sono quelle relative a qualità delle acque (5 infrazioni), aria e rifiuti (4 ciascuna). Tre i casi su cui la Corte di Giustizia europea si è già espressa, condannando l’Italia e comminando sanzioni per oltre 300 milioni di euro.