Siamo già allenati. Dovremmo solamente rimettere la serietà largamente manifestata nella primavera di quest’anno. Dobbiamo far leva sulle nostre capacità volitive. Sfoderare la miglior abilità comportamentale. Un sacrificio che innalzi la nostra statura morale. Solo così riusciremo ad attraversare, più o meno indenni, le prossime due stagioni.

Già l’autunno si profila particolarmente insidioso. Il Covid sta mettendo in ginocchio la Spagna, la Francia, l’Inghilterra e altri Paesi minori. Non parliamo della condizione difficilissima di Israele. All’orizzonte non c’è alcuna zattera che ci salverà nell’immediato. Checché ne dicano, il vaccino non è alle porte. O, comunque, non per metterci in “salvo” nei prossimi sei mesi.

Dobbiamo avere coscienza che, per non cadere nelle massime disgrazie: chiusura delle scuole; chiusura della fabbriche; chiusura degli esercizi commerciali e ricreativi, le nostre uniche risorse sono quelle che già tutti conosciamo e che vanno onorabilmente seguite. Si tratta di mettersi la mascherina, di mantenere la distanza tra le persone, di lavarsi ripetutamente, durante il giorno, le mani.

ALTRO NON C’È.

Per fortuna il sistema sanitario, dopo la severa bastonata dei mesi di marzo e aprile, ha acquisito gli strumenti per poter fronteggiare anche gli aspetti più crudi. Gli ospedali sono dotati di apparecchiature che allora non c’erano, e i piani d’intervento sono stati prontamente calibrati anche per le evenienze più difficili.

Sapendo che le misure economiche possono tirare un sospiro di sollievo per i fondi ricevuti dalla comunità europea, e pertanto non siamo stritolati dall’incertezza che provavamo durante la primavera scorsa. Sarebbe ulteriormente intelligente poter anche utilizzare i fondi del MES, applicabili per la stragrande maggioranza, nel circuito sanitario, in modo tale che troveremmo con questa fonte un ulteriore significativo apporto di massa finanziaria per rimodernare gran parte della nostra struttura ospedaliera.

Rafforzare i dispositivi morali e comportamentali sono una garanzia per non dire domani, potevo fare meglio.