Un nuovo impero in oriente: dal bosforo alla Cina. Ci sarà l’unione di tutti i popoli turchi?

Il saggio dell’autore, Padre gesuita, è apparso sul Quaderno 4098 de “La Civiltà Cattolica”.

Il saggio dell’autore, Padre gesuita, è apparso sul Quaderno 4098 de “La Civiltà Cattolica”.

 

Per la prima volta nei 100 anni di storia della Repubblica turca, la restaurazione della grandezza passata è diventata la politica del governo turco. Il fallimento dell’integrazione con l’Europa ha avuto come conseguenza che l’idea di un nuovo «impero» risultasse molto attraente. Accanto a un’idea neo-ottomana, che si concentra sui Paesi arabi del Mediterraneo e sui Balcani, è diventata una possibilità concreta ununione dei popoli turchi, fondata sui legami etnici, che si estenda dal Bosforo alla Cina. La trasformazione dei rapporti tra la Turchia e le popolazioni turche affini nell’Asia centrale e nel Caucaso è diventata realtà concreta con l’ultimo conflitto in Nagorno-Karabakh. In questo caso non si tratta solo di soft power – esercitato sulla cultura o sulla religione – e di relazioni economiche: la Turchia ora è presente anche militarmente – il ministero della Difesa turco si propone di inviare unità turche in Azerbaigian – e mostra di essere senz’altro pronta a sostenere i suoi «fratelli» con ogni mezzo.

 

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