Nasce con Paronetto, prima della caduta del fascismo. la futura classe dirigente Dc.

Sergio Paronetto è stato un economista e politico italiano. Manager industriale ed intellettuale, Paronetto fu protagonista dell’Azione Cattolica Italiana tra le due guerre

Nel 1938 un giovane esponente del laicato cattolico, Sergio Paronetto, che morirà prematuramente nel 1945 a soli 34 anni, si era messo in testa un’idea bizzarra: formare una nuova classe dirigente di governo. Lui era stato presidente nazionale della FUCI, molto legato a mons. Montini e a quel tempo lavorava all’IRI (assieme a Guido Rossi, Guido Carli, Pasquale Saraceno, e altri giovani di qualità) divenendo ben presto vice di Menichella (il mitico futuro presidente della Banca d’Italia dopo il fascismo).
Ebbene, una sera invitò a casa sua a Roma poco più di una decina di esponenti dei movimenti cattolici con interessi politici, e fece loro più o meno questo discorso: cari amici io penso che il fascismo ormai sia alla fine (per la verità non c’era ancora stata l’entrata in guerra), lo si vede dal logoramento interno, da varie scelte più o meno disperate che fatalmente gli si rivolteranno contro, come la politica coloniale, le leggi razziali e le stesse crescenti persecuzioni contro la chiesa e le attività dei suoi movimenti laicali. Dunque, bisogna preparare e prepararsi al dopo.
Ci sarà inevitabilmente una transizione difficile dura e dolorosa, anche se ancora non riusciamo a immaginarne i contorni. Ma poi un dopo democratico dovrà pur essere costruito. Chi guiderà quella fase? Penso che non potranno essere i liberali, perché hanno la responsabilità maggiore di averci portato il fascismo. Non potranno essere i comunisti, verso la cui ideologia voi sapete che pure io ho guardato per un certo periodo con un certo interesse, per la semplice ragione che non hanno risolto il loro rapporto con l’economia di mercato, indispensabile per accompagnare e sostenere un processo democratico. E, allora, io penso che sarà affidata ai cattolici – con il sostegno anche di altri, evidentemente- l’impresa di costruire un sistema democratico e un’economia di mercato con forti finalità di giustizia sociale.

Ma ai cattolici chi ha mai insegnato la democrazia, l’economia sociale di mercato, la cultura di governo?

Alcuni di voi certamente non hanno bisogno di impararle, per la personale formazione e l’esperienza democratica prima del fascismo. Ma qui c’è da costruire un intero ceto politico, possibilmente di incontestabile qualità. Probabilmente c’è da costruire un nuovo partito politico molto diverso dal PPI di Sturzo, perché occorre una inequivocabile vocazione governativa (lo stesso Paronetto sarà uno dei maggiori estensori poi del Codice di Camaldoli). Dunque c’è da mettersi al lavoro di gran lena. Se siete d’accordo ci troviamo qui a casa mia tutte le settimane e ci mettiamo a studiare duro insieme.

PS. Dimenticavo un dettaglio: tra quel gruppo di allievi c’erano De Gasperi,Spataro, Gonella, Giordani…, Andreotti.
(Dal profilo fb dell’autore)