Gli stati di emergenza rappresentano sempre uno stress test perchè non consentono in tutto in parte l’uso delle regole ordinarie. Tuttavia gli Stati democratici costituzionali si sono dotati di chiari limiti per impedire quello che accadeva nel Novecento con le clausole di salvaguardia dell’assolutismo per cui il Sovrano in emergenza riacquisiva una pienezza di poteri e per evitare anche quello che successe nel 1933 con la legge dei pieni poteri a Hitler.

La democrazia liberale è anche e soprattutto garanzia del biglietto di ritorno, anche dagli stati di emergenza.

Per quello è del tutto indifendibile non solo la difesa di Salvini, ma ancor peggio quella di Meloni e del deputato Claudio Borghi che paragonano le limitazioni varate coi decreti italiani che scadono dopo sessanta giorni ai poteri senza limiti conferiti al Governo di Orban, a cui si aggiungono peraltro pesanti limiti ai media stampa indipendenti. Davvero pensano di convincere qualcuno paragonando il Governo Conte a quello di Orban?.