Unicef: “nelle prime due settimane del 2019, più di 400 bambini hanno raggiunto le coste europee”

Si stima che nel 2018 23.000 minorenni rifugiati e migranti siano arrivati via mare in Grecia, Italia e Spagna, in massima parte in fuga da conflitti, povertà estrema e persecuzioni. 

Si stima che circa 400 minorenni rifugiati e migranti – una media di 29 al giorno – siano arrivati sulle coste di Grecia, Italia eSpagna solamente nelle prime due settimane di gennaio.
Questi bambini affrontano viaggi resi particolarmente pericolosi dal gelo e dal maltempo dei mesi invernali.
Dalle notizie dello scorso fine settimana risulta che circa 170 persone siano morte o scomparse in due diversi naufragi nel Mediterraneo.
Secondo alcune segnalazioni, a bordo c’erano diversi bambini e una donna in gravidanza. La settimana scorsa, una bambina irachena di 9 anni sarebbe annegata nel Mediterraneo mentre cercava di raggiungere l’isola di Samos con la sua famiglia.
All’inizio di quest’anno, almeno 6 bambini sono stati bloccati per molti giorni a bordo della nave di salvataggio Sea Watch 3 alla quale non è stato permesso di attraccare.
I bambini a bordo sono rimasti nel limbo, alcuni anche 18 giorni, senza poter accedere alle cure mediche urgenti o ad altri servizi essenziali fino a quando alla nave è stato finalmente permesso di sbarcare.
«Ogni giorno, i bambini rischiano la vita viaggiando in acque pericolose in condizioni di gelo, con la speranza di trovare sicurezza e opportunità per costruire un futuro dignitoso» afferma il Direttore dell’UNICEF per Europa e Asia centrale e Coordinatore speciale per i minori migranti in Europa, Afshan Khan.  
 
«Un approccio a livello regionale aiuterebbe ad evitare che questi bambini – molti dei quali hanno già subito sfruttamento e abusi durante i loro lunghi viaggi – debbano soffrire ulteriormente». 
Si stima che nel 2018 23.000 minorenni rifugiati e migranti siano arrivati via mare in Grecia, Italia e Spagna, in massima parte in fuga da conflitti, povertà estrema e persecuzioni.