La “Colazione di Preghiera” è una manifestazione organizzata da una speciale Commissione composta da senatori e congressisti degli Stati Uniti d’America.

Inaugurato da Eisenhower nel 1953, si tratta del più grande network interreligioso di leader che riconoscono in Gesù, a prescindere dalle confessioni religiose di appartenenza, un “modello” di leadership che ponga al centro i valori universali del Vangelo e dunque l’uomo, la sua dignità integrale, gli ideali di pace e di fraternita tra le Nazioni.

Vista la pandemia in atto questa edizione  è stata pensata secondo una formula digitale, che ha visto collegati in streaming, su invito, circa 1.900 delegati da 154 Paesi del mondo.

Al cuore, il discorso pronunciato on line dal neo 46° presidente degli Usa Joseph Biden, insediatosi alla Casa Bianca il 20 gennaio scorso.

Eccezionalmente, quest’anno, sono intervenuti anche quattro dei cinque predecessori viventi nel mandato presidenziale: Bill Clinton, George Bush, Barack Obama e, mediante un messaggio, Jimmy Carter. Assente Donald Trump. A queste “voci” si sono unite, tra le altre, quelle di Nancy Pelosi, speaker della Camera dei rappresentanti, e di David Beasley, direttore esecutivo del World Food Programme delle Nazioni Unite, vincitore del Premio Nobel per la pace 2020.

Per l’Italia ha partecipato Salvatore Martinez, presidente del RnS, che nel 2015 fu relatore nella sessione dedicata al Medio Oriente, sul tema: “Papa Francesco – Famiglia – Terra Santa”.