1. Dopo aver espresso la nostra contrarietà ieri durante la direzione regionale alla relazione del segretario Astorre sull’alleanza con il M5S, non partecipiamo oggi  al voto perché costretti dalla mancanza di dialogo e di confronto e da una scelta sbagliata nel tempo sbagliato, senza condivisione della base. Un partito con una vocazione maggioritaria ridotto a “stampella” del M5S. Dopo Conte o morte l’accordo fuori da un quadro organico per le elezioni amministrative di Roma e degli altri comuni del Lazio ci relega di fatto ad un ruolo ancillare del M5S.

Dopo l’incoronazione di Grillo alla Raggi, rispetto al malgoverno che incarna a Roma e a cui noi siamo alternativi e distinti, fa si che questa alleanza a freddo porti preoccupazione nella “base” disegnando uno scenario di grave rischio per le prossime elezioni comunali per i quali i sondaggi nazionali sono indicativi.

La completa disconnessione con i cittadini di Roma che si sono sempre riconosciuti nel profilo riformista e di centro sinistra del Partito Democratico rende questa scelta, portata avanti in questa maniera, totalmente sbagliata. Noi non restiamo silenti davanti a tutto questo. Per questo non partecipiamo al voto. Non vogliamo essere accostati a questa follia politica. Lo dobbiamo alla nostra Regione e alla nostra Città.

Lo dichiarano in una nota i rappresentanti di Roma e del Lazio di Base Riformista, la corrente dei cosiddetti ex renziani.