In Italia, oltre 230mila persone con tumori hanno dovuto fare a meno dei controlli. A dirlo è Stefania Gori, presidente della Fondazione Aionm l’associazione dei medici oncologi, che ha ricostruito il numero a partire dai tanti che hanno visto le loro visite di accertamento o le verifiche rimandate a data da destinarsi.

A sottolinearlo, ad aprile, era stato anche il Salvagente, intervistando una paziente oncologica che ci aveva raccontato tutte le ansie vissute in pieno lockdown. Eppure, in quegli stessi giorni la preoccupazione dei malati oncologici (raccontata anche dall’associazione Codice Viola) era stata ridimensionata da più parti.

Anche se l’emergenza Covid-19 ha dimostrato che i pazienti si possono assistere in un altro modo, non per forza in corsia, con meno visite ed esami e più attenzione alla persona e alla sua qualità di vita.