A Viale Mazzini è già tempo di resa di conti: il cdr del Tg1 non è contento della Rai targata Fuortes. La versione di “The Post Internazionale” (tpi.it)

Un retroscena senza peli sulla lingua, una lettura non reticente delle prime mosse del nuovo Amministratore delegato di Viale Mazzini. 

Marco Antonellis

Fuortes, almeno a leggere i giornaloni ha cominciato trionfante la sua marcia su viale Mazzini. Qualcuno arriva persino a parlare di “partiti finalmente fuori dalla Rai” quando a viale Mazzini tutti sanno benissimo che l’attuale amministratore delegato, come rivelato da TPI nei giorni scorsi, i partiti li conosce eccome, tanto da averne già incontrato i vertici (e vi diciamo di più: se le nomine sono state bloccate fino a dopo il voto di ottobre è proprio perché manca l’intesa tra i partiti….).

Intanto, ad arrabbiarsi con la nuova gestione è il Tg1, o meglio il comitato di redazione della testata. La redazione del telegiornale guardato da oltre 4 milioni di persone non è affatto soddisfatto di come vanno le cose.

Così il il cdr ha preso carta e penna e deciso di chiedere un incontro al nuovo amministratore delegato. Il refrain è “meglio mettere le cose in chiaro prima che sia troppo tardi”. Cioè prima che i buoi sono scappati dalla stalla.

Nella missiva di cui TPI ha avuto notizia si rammentano problemi di tagli a risorse e personale. E si raccomanda che a seguire il Papa nelle sue missioni all’estero continuino ad essere due inviati del Tg1, per permettere di seguire al meglio le gesta di Papa Francesco, lavoro che poi viene rivenduto dalla Rai a decine dei Paesi nel mondo. Insomma, seguire il Papa e seguirlo bene è un affare non una perdita da tagliare.

Una scelta che a quanto si apprende, sarebbe gradita anche in Vaticano, uno dei tre grandi centri di potere della penisola insieme alla presidenza della Repubblica e la presidenza del Consiglio.

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https://www.tpi.it/spettacoli/tv/cdr-tg1-non-contento-rai-fuortes-20210811816189/