Alcune riflessioni su Orban e l’Europa

Questo fatto dovrebbe insegnare molte cose a molti. 

Il voto del Parlamento Europeo contro la svolta antiliberale in Ungheria offre due spunti di speranza.
Il primo riguarda l’idea di Europa.
I valori europei di democrazia e libertà non sono un’optional.
Sono l’essenza stessa dell’Unione.
Il secondo riguarda la politica. Il PPE ha votato quasi interamente contro Orban e la sua deriva illiberale e sovranista.
Con l’eccezione degli europarlamentari di Forza Italia.
Per carità, le contraddizioni rimangono, ma questo è un segnale importante.
La mutazione genetica del PPE – che sarebbe stata clamorosa nel caso di un allineamento alle posizioni sovraniste – non ha fatto quel passo irreversibile che qualcuno auspicava.
Non esiste “popolarismo” senza una barriera invalicabile a destra, come insegnava Degasperi. A maggior ragione nell’Europa di oggi.
Questo fatto dovrebbe insegnare molte cose a molti.
Dov’è il posto dei veri popolari nella contesa politica, valoriale e culturale che si sta giocando in Europa e in Italia?
La risposta è molto chiara: non con la destra antieuropea, antiliberale e sovranista.