America Magazine | La via d’uscita dalla trappola della polarizzazione.

La rivista dei gesuiti americani affronta nel numero di marzo il tema del conflitto in una società secolarizzata. Di seguito riportiamo un breve stralcio dell’articolo del redattore capo, Padre Sawyer.

Intento a pensare come funziona la polarizzazione, ho scoperto che l’analisi del filosofo Charles Taylor in A Secular Age offre una panoramica illuminante su quanto la materia della controversia sia aumentata nella condizione del nostro tempo. (Nel frattempo vorrei incoraggiare tutti coloro che sono interessati a questi problemi affinché leggano loro stessi A Secular Age, un tomo di 900 pagine che costituisce anche un’ottima ragione per raccomandare un testo più breve – James K. A. Smith, How (Not) to Be Secular – qualificabile come un’eccellente esplorazione dei punti chiave del lavoro di Taylor).

Due punti esaminati da Taylor hanno a che fare principalmente con la questione della polarizzazione: con essi infatti si ha la distinzione tra ciò che riguarda, da un lato, i tre diversi significati di secolare e, dall’altro, il concetto di “cross-pressure”, ovvero la “pressione decisiva” che subiamo in permanenza quando dobbiamo scegliere tra le molte fonti inerenti il senso ultimo delle cose.

Taylor sostiene che il significato della parola secolare ha perlomeno tre diverse accezioni. In primo luogo, il secolare può caratterizzare una sfera distinta dal sacro, come quando la Chiesa è separata dallo Stato. In secondo luogo, può descrivere i risultati del processo storico di secolarizzazione, come nel caso del declino della fede in Dio o della pratica religiosa. In ogni caso, Taylor non è convinto dell’assunto circa il fatto che la modernità o la razionalità portino necessariamente alla secolarizzazione e al declino della pratica religiosa. Quindi la terza accezione di secolare descrive un contesto culturale in cui il credo religioso è giunto a significare un’opzione in conflitto con altre.

Ciò vuol dire che il terzo significato di secolare proposto da Taylor si applica anche a coloro che sono fervidi credenti e autentici convertiti. In sostanza denomina la condizione in cui le risposte alle domande ultime non possono più essere date per scontate, nemmeno da coloro che prendono maggiormente sul serio la religione. Tutti, credenti o non, viviamo in un’epoca secolare nella quale diventiamo  responsabili di scegliere se credere.

Per leggere il testo nella versione originale

https://www.americamagazine.org/politics-society/2023/03/16/polarization-communion-sam-sawyer-244882

[Traduzione a cura della redazione]