Signor Ministro,

sono il titolare di una di quelle migliaia di micro imprese che, insieme alle piccole e medie aziende, costituisce lo zoccolo duro del sistema produttivo italiano e, quindi, il tessuto connettivo della economia nazionale.

Le scrivo, appunto, da piccolo imprenditore ma,per significa rLe la correttezza ed onestà intellettuale del ragionamento che segue, anche da elettore e militante del Partito Democratico, al quale sono iscritto fin dal primo giorno della sua costruzione. 

Come tutti gli italiani sono stato vittima della situazione determinata dalla pandemia ed ho apprezzato e condiviso l’approccio con il quale il Governo del quale Ella è membro forse il più importante dopo il Presidente del Consiglio dei Ministri. 

Ho seguito con attenzione il dibattito interno al Governo sulle misure economiche e finanziare adottate a sostegno del complessivo apparato sociale nazionale ed ho considerato congrue, alle condizioni date, le decisioni adottate al riguardo.In conseguenza ho svolto tutte le pratiche necessarie per avere accesso alle provvidenze previste a favore delle partite Iva e delle imprese, fiducioso in un sufficientemente e realisticamente rapido sviluppo dell’intervento governativo.

Ho giudicato altresì positivo il successivo Decreto Rilancio che, per rimanere nel perimetro iniziale, ha ridato speranza a quel ceto produttivo che si è trovato ad avere necessità di sostegno anche per rispettare gli impegni finanziari connessi alle locazioni dei locali utilizzati per lo svolgimento delle diverse attività lavorative.

Signor Ministro,

tutto ciò detto, Le rappresento, di certo retoricamente, che io e gran dei miei compagni di avventura a tutt’oggi non abbiamo ricevuto un euro e viviamo in uno stato di grande  incertezza professionale ed in una analoga prostrazione personale.

Intervenga, Signor Ministro, per quanto di Sua diretta competenza e per quello che il prestigio Suo e della Sua funzione Le consentono di fare nei confronti di terzi interessati e responsabili.

Due o tre generazioni di artigiani, piccoli e medi, di commercianti e imprenditori e di professionisti affermati o alle prime armi, attendono da qualche mese una concreta risposta alle loro legittime istanze.

Certo che Ella, come uomo politico e di Governo, comprenderà il senso più vero della mia interlocuzione, La prego di scusarmi del mio anonimato, dovuto al dettaglio della mia iscrizione al Partito Democratico, e abbia i miei più cordiali saluti.