Appello al presidente Draghi e ai Ministri Speranza (salute) e Orlando (lavoro)

Cresce l’ansiosa attesa tra coloro che potrebbero beneficiare di un rinnovo del provvedimento di tutela, formulato nella stessa, identica dicitura riportata nel citato articolo 481 della legge di Bilancio 2021. 

La legge di bilancio del 30/12/2020 n° 178 all’art.481 prevede testualmente che “Le disposizioni dell’articolo 26, commi 2 e 2-bis, del decreto-legge 17marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, si applicano nel periodo dal 1° gennaio 2021al 28 febbraio 2021”.

Trattasi delle tutele sanitarie a favore dei cd. “lavoratori fragili” introdotte con il cd. “Decreto Cura Italia” ma solo fino al 15/10/2020, per patologie gravi come l’immunodepressione, le malattie oncologiche e le invalidità ex legge 104/92: per errore o per dimenticanza esse non erano state rinnovate nel periodo 16/10/2020-31/12/2020. La citata legge di bilancio 178/2020 le aveva dunque ripristinate a far data dal 1° gennaio e fino al 28 febbraio p.v.

Una data che si sta rapidamente avvicinando senza che siano giunte dal nuovo Governo voci di un rinnovo della loro validità.

Va precisato che le tutele di cui trattasi prevedono, per il lavoratore a cui sia stata certificata la condizione di fragilità e la conseguente inidoneità temporanea all’impiego, l’utilizzo in mansione diversa in smart working o – laddove ciò non sia possibile – l’equiparazione del periodo di assenza per salute, che scaturisce dalla attestazione medica di inidoneità per il periodo di emergenza sanitaria, al ricovero ospedaliero.

In questo modo il lavoratore fragile che si assenta dal servizio per le citate gravi ragioni di salute non deve fare ricorso all’utilizzo del cd. “periodo di comporto” del proprio CCNL: una garanzia che evita il pericolo di consumare il congedo contrattuale per malattia che – sic stantibus rebus in regime di emergenza pandemica da Covid 19  – potrebbe protrarsi oltre la durata dell’emergenza sanitaria. 

IL DOMANI d’ITALIA aveva avuto modo di occuparsi di questa fattispecie con tre articoli “dedicati” che qui si riportano per un inquadramento tematico e per la descrizione della sequenza temporale dei provvedimenti, ivi compresa l’improvvida (e probabilmente non voluta ma dovuta a mero errore materiale) sospensione delle tutele, come sopra descritto. Va precisato che proprio grazie a questa nostra presa di posizione e alla sollecitazioni delle OO.SS , il Governo aveva sanato il vulnus della temporanea interruzione delle tutele sanitarie.

https://ildomaniditalia.eu/annullate-le-tutele-sanitarie-per-i-lavoratori-fragili/

https://ildomaniditalia.eu/legge-di-bilancio-ripristinate-fino-al-28-febbraio-2021-le-tutele-per-i-lavoratori-fragili/      

https://ildomaniditalia.eu/tutela-lavoratori-fragili-necessarie-ulteriori-precisazioni/     

Cresce l’ansiosa attesa tra coloro che potrebbero beneficiare di un rinnovo del provvedimento di tutela, formulato nella stessa, identica dicitura riportata nel citato articolo 481 della legge di Bilancio 2021. 

Contestualmente il Governo – in considerazione del permanere della situazione generale di gravità e diffusione della pandemia, aggravato dalle varianti genetiche del virus che attenuano l’efficacia dei vaccini, dovrebbe ricalibrare allo stato di fatto la durata del periodo di emergenza, attualmente fissato fino al 5 marzo p.v. con il D.L. n° 2/2021.

Il DOMANI d’ITALIA che aveva preso a cuore questa situazione di difficoltà che riguarda lavoratori già ammalati da gravi patologie conclamate e certificate e maggiormente a rischio (da ciò la condizione di “fragilità” ) di contrarre il Covid 19, attese anche le recentissime dichiarazioni degli scienziati circa l’espandersi di una “terza ondata” a seguito delle variazioni genetiche del virus e la conseguente ipotesi di un ulteriore periodo di lockdown, sollecita una presa in carico di questa situazione da parte del Governo in carica.

Essa dovrebbe prevedere l’estensione del periodo di emergenza e il rinnovo delle già citate tutele sanitarie, per il quale sarebbe sufficiente prorogare per un ulteriore ragionevole periodo le previsioni normative dell’art. 481 della legge 178 del 30/12/2020.

Siamo vicinissimi alla scadenza: speriamo che il Presidente Draghi e i Ministri competenti si facciano premura di un sollecito rinnovo, possibilmente non l’ultimo giorno utile. Gli interessati devono essere informati al più presto circa la decisione che rientra nella logica del freno al contagio e riguarda quindi tutti.