Giulia Maffioli vicepresidente Anapp, Associazione nazionale psicologi e psicoterapeuti, ha dichiarato: “Stiamo toccando con mano i diversi effetti clinici e psichici del post isolamento da Covid.

Dalle sindromi ansiose-depressive riemerse improvvisamente, al desiderio di continuare a restare a casa ritirandosi dalla socialità fino a paure, a volte, anche invalidanti di contrarre la malattia. L’allerta ha scatenato situazioni sicuramente pregresse che, chissà, senza l’emergenza forse sarebbero rimaste ancora silenti. Sia chiaro,infatti, un aspetto: chi oggi manifesta in modo evidente una simile tendenza aveva già in sé una modalità di paura e controllo”.

“Tutto è accaduto all’improvviso sia per chi si è ritrovato con l’ansia da ipocondriaco sia per i suoi familiari che sicuramente hanno problemi di convivenza.

Il forte bisogno continuo di controllo, in questo momento, si scontra con la realtà anche la situazione sta lentamente regalando segnali positivi. La lotta è impari, dal momento che non si ha a che fare con il razionale. Sembra difficile smettere. Importante è aiutarli a capire che si tratta di una situazione transitoria senza scherzare troppo o criticare”.