Articolo pubblicato sulle pagine di Rai News erano presenti per l’Anci due funzionari: Fabrizio Clementi e Danilo Moriero

Decine di sindaci calabresi, con la fascia Tricolore, si sono radunati in piazza Montecitorio per chiedere, tra le varie cose, la fine del commissariamento della sanità regionale vista l’emergenza Covid. Lo striscione portato in piazza recita “Commissariati e indebitati dallo Stato”. “Non ci interessano le diatribe politiche. Vogliamo una buona gestione della sanità in Calabria, una sanità che sia all’altezza della Repubblica Italiana di cui siamo parte. Siamo qui a ribadirlo con le nostre fasce Tricolori”, dice Francesco Candia, presidente di Anci Calabria.

“Vogliamo essere parte dello Stato e vogliamo che in Calabria ci sia una sanità normale”, ha concluso. Una delegazione è entrata a palazzo Chigi per essere ricevuta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. All’incontro partecipa il ministro della Salute Roberto Speranza. “Potete confermare alle vostra comunità  che, da parte del governo, c’è massima attenzione verso tutti i cittadini calabresi”. Così il premier Giuseppe Conte nel corso dell’incontro.

“Chiediamo condivisione e dialogo tra i territori e il Governo per la tutela del diritto alla salute. Il commissariamento deve essere provvisorio, non può durare per sempre. Noi chiediamo condivisione sulla scelta del commissario, non ci interessano i nomi ma le competenze. E chiediamo anche collaborazione per la gestione della sanità in futuro”, ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. In pochi giorni di nomi ne sono stati “bruciati” tre: Saverio Cotticelli, che non sapeva di dover preparare il piano anti Covid; Giuseppe Zuccatelli, che a maggio durante un incontro con alcune associazioni sosteneva che le mascherine non servono a nulla; Eugenio Gaudio, rinunciatario per la contrarietà della moglie a un trasferimento a Catanzaro.

In attesa della nomina di un nuovo commissario, nella regione è già in campo Emergency di Gino Strada, che ha siglato un protocollo con la Protezione civile per affrontare l’emergenza coronavirus. “La situazione è insostenibile – ha aggiunto Francesco Mundo, primo cittadino di Trebisacce -. La gestione commissariale anziché migliorare la situazione finanziaria ha alimentato l’emigrazione sanitaria verso altre regioni mentre i servizi sono inesistenti. Oggi vengono montati ospedali da campo ma ci sono 18 piccoli ospedali chiusi che potrebbero essere riaperti”.