Chi sarà il Sindaco di Roma? Analisi dei programmi dei candidati Gualtieri e Michetti. L’osservatorio di “orbisphera.org”.

 

Alcuni spunti per offrire, con questo articolo, un sintetico “osservatorio” sui programmi dei candidati Sindaco, così da confrontare le posizioni espresse in campagna elettorale e le priorità da adottare per costruire una “visione di futuro”.

 

Elisabetta Campus

 

È stato da poco pubblicato un libro – “Le Sette Rome” di Keti Lelo, Salvatore Monni e Federico Tomassi (Ed. Donzelli) – al quale i 21 candidati alla carica di Sindaco di Roma dovrebbero dare almeno uno sguardo ai fini della stesura dei loro programmi elettorali.

 

Nel libro viene raccontata la realtà stratificata e contradditoria della Capitale a forza di numeri impietosi, aggravati dagli effetti post pandemici. Roma è suddivisa in 7 mappe concentriche, ognuna delle quali rappresenta la geografia sociale ed economica del territorio comunale.

 

La descrizione che ne fanno gli autori è quella di una città “poco performante” per la pessima qualità dei servizi pubblici, poco attrattiva per le imprese e caratterizzata da un mercato del lavoro con disoccupazione in crescita. Una città “diseguale” a causa della marcata differenza tra i quartieri abitati dalle fasce sociali abbienti e i quartieri abitati dalle fasce sociali a basso reddito. Una città dove il “disagio” è palese e si rivela nella distribuzione nel territorio comunale delle misure per il Reddito di Cittadinanza e dei sussidi Inps basati sull’ISEE.

 

Occorre dunque un’idea di città che sia comune a tutti i suoi abitanti, sulla quale costruire una visione di futuro che non guardi solo al soddisfacimento dei bisogni materiali, ma anche alla cura del benessere della persona. Affinché vivere nella città non sia un obbligo imposto dall’attività lavorativa, ma una scelta di vita condivisa per sé e per la propria famiglia.

 

E occorre anche affrontare un problema di rilevanza morale, ma con significative ricadute sulla nostra immagine all’estero e quindi sui flussi turistici; risolvere, cioè, una contraddizione che Roma vive ormai da decenni: quella di essere la capitale mondiale della Cristianità e, al tempo stesso, una delle città europee dove la “spiritualità” è meno presente.

 

In tale prospettiva, proponiamo un sintetico “osservatorio” sui programmi dei candidati Sindaco, per confrontare le posizioni espresse in campagna elettorale e le priorità da adottare per costruire la suddetta visione di futuro.

 

Iniziamo dai due candidati Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti.

 

 

Roberto Gualtieri

 

Il programma del candidato Sindaco punta sulla partecipazione condivisa dei cittadini alla visione della città. Strutturato in 5 grandi aree di intervento, non segue l’articolazione per argomenti ma per linee progettuali di adeguamento della città al benessere dei suoi abitanti, evidenziando l’ambizione di diventare un modello di sviluppo integrato per le grandi capitali internazionali.

 

Il programma per la città è orientato al coinvolgimento dei cittadini nell’attuazione di un progetto di vivibilità che ha il suo cardine nella visione di una città solidale ed inclusiva. Ogni singolo intervento dedicato alle criticità della città è visto come un miglioramento collettivo; così per il degrado ambientale e amministrativo delle istituzioni pubbliche e comunali, per il declino economico del tessuto produttivo, per le disuguaglianze sociali, territoriali e infrastrutturali tra i vari settori del territorio comunale.

 

Non mancano le proposte mirate all’occupazione giovanile e alla qualità del lavoro offerto ai giovani, nonché al problema rappresentato dalla fuga delle migliori risorse della città (ossia i laureati delle tre Università statali) verso i mercati internazionali concorrenziali.

 

Si delineano così le linee di intervento: la città dei 15 minuti per la viabilità, la città più verde d’Europa, la città per le donne, la città per i giovani e la Roma Europea, e per ciascun punto sono indicati i progetti e gli investimenti che verranno realizzati non soltanto dal Sindaco ma da tutto il gruppo della società civile che lo sostiene.

 

Per gli elettori la particolarità di questo programma comporta la necessità di leggere il complesso degli interventi in un’ottica continentale, connessa con gli altri punti e con i piani di investimento dell’Unione europea.

 

Il programma così presentato potrebbe essere percepito come poco attento ai ceti meno abbienti, anche se gran parte degli investimenti andranno proprio a sviluppare le periferie e ridurre le diseguaglianze.

Sostengono il programma di Gualtieri, oltre al Partito Democratico, altre 7 liste: Roma futura, Sinistra civica ed ecologista, Lista civica Gualtieri, Democrazia solidale Demos, Europa verde, Partito socialista. Per un numero complessivo di 384 candidati Consiglieri comunali.

 

 

Enrico Michetti

 

Il programma di Enrico Michetti, l’ultimo ad essere reso pubblico, si articola nel modo classico per punti di intervento: 20 punti che contengono, tra l’altro, alcune novità programmatiche specificatamente indicate e non ricomprese nelle generali politiche sociali ed ambientali: cibo e accoglienza, lotta alle dipendenze, tutela degli animali.

 

Questi tre punti intendono concentrare l’attenzione degli elettori sulla grave crisi economica e sociale della città, mettendo in evidenza, ad esempio, come la ricerca del cibo quotidiano (la capacità di spesa del singolo per la propria sussistenza) sia un argomento spesso trascurato e alla cui soluzione il candidato Sindaco Michetti intende dare priorità di intervento, unitamente alla lotta alle dipendenze dalle droghe, non dimenticando che Roma è una grande piazza di spaccio come molte capitali europee.

 

Gli altri punti sono finalizzati a risanare il tessuto urbano e sociale della città, in una visione che, prima che capitale europea, la vuole capitale del Paese: mobilità, sicurezza, cultura e bellezza, turismo e identità, rifiuti, decoro, ambiente, salute, sport e benessere, urbanistica, economia e finanza, pubblico impiego, attività produttive, bambini, famiglia e vita, solidarietà ed equità, diritto alla casa, sapere e talento.

 

La visione della città è quella di intercettare i trend della globalizzazione – qualità della vita, centralità del tempo libero, cultura della bellezza, innovazione al servizio di benessere e salute – ma anche quella di valorizzarne la posizione geopolitica nel governo dello scambio culturale nel Mediterraneo, per la sua incontestabile centralità nell’area.

 

Il limite del programma di Michetti sembra essere la mancanza di un piano preciso su come e dove trovare i finanziamenti per un programma così vasto e generico.

 

Stupisce anche vedere l’assenza di Michetti ai confronti pubblici con gli altri candidati.

 

Sostengono la candidatura Michetti 7 liste: Forza Italia Udc, Rinascimento di Sgarbi, Cambiamo di Toti, Cantiere Italia, Democrazia del popolo, Rivoluzione animalista, Lista civica Michetti sindaco. Per un totale di 384 candidati Consiglieri comunali.

 

Nel prossimo articolo saranno analizzati i programmi dei candidati Virginia Raggi e Carlo Calenda, e quindi degli altri 4 candidati Sindaco delle liste minori.

 

 

Per saperne di più

https://www.orbisphera.org/Pages/PrimoPiano/5525/Chi_sarà_il_Sindaco_di_Roma?_Analisi_dei_programmi_dei_candidati_Gualtieri_e_Michetti