Articolo già apparso sulle pagine dell’Osservatore Romano

Cinquemila pannelli solari su un’area di due ettari saranno presto installati a Washington, grazie all’iniziativa di alcune organizzazioni cattoliche che hanno deciso di contribuire a migliorare la vivibilità del pianeta, seriamente minacciato dal surriscaldamento climatico. Il progetto è guidato da Catholic Energies, un’organizzazione senza scopo di lucro che fa parte del Catholic Climat Covenant, che sta lavorando con numerose organizzazioni benefiche cattoliche dell’arcidiocesi di Washington per progettare e creare quella che sarà la più grande area con pannelli solari della capitale statunitense. Il terreno, che si trova accanto a una casa di riposo e a un convento, è stato dato in beneficenza dalla stessa arcidiocesi.

«Catholic Energies — ha spiegato Page Gravely, vice presidente esecutivo della onlus all’agenzia Catholic News Agency — è nata con l’obiettivo di fornire tempo, esperienza e, soprattutto, risorse per creare e realizzare progetti di energia rinnovabile in edifici di proprietà e di enti a gestione cattolica. I progetti volti a migliorare l’efficienza energetica sono generalmente costosi e necessitano quasi sempre dell’intervento di investitori o di enti disposti a effettuare donazioni per la loro fattibilità. Per questa ragione Catholic Energies collaborerà con alcune società specializzate in energia rinnovabile, che agiscono come investitori e collaborano con gli appaltatori per dare vita a tali progetti». In cambio, gli investitori ricevono un credito d’imposta federale e altri incentivi finanziari. In questo progetto, le organizzazioni benefiche cattoliche dell’arcidiocesi di Washington non pagheranno nulla al fisco per l’installazione dei pannelli solari. 

Gravely ha ricordato di aver ricevuto diverse sollecitazioni da parte dei parrocchiani affinché si seguissero più da vicino le indicazioni contenute nell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. «Inizialmente abbiamo cercato di abbassare i costi e i consumi energetici utilizzando l’illuminazione a Led, dopodiché — ha proseguito Gravely — abbiamo spostato la nostra attenzione sull’energia solare dopo aver ricevuto numerose richieste da potenziali clienti che avevano intenzione di installare i pannelli. A questo punto abbiamo pensato che potevamo realizzare questo progetto», che darà sicuramente ottimi risultati dal punto di vista economico e ambientale. «Quello che sorgerà nell’area di Washington — ha spiegato il vice presidente esecutivo della Onlus — è il secondo progetto messo a punto da Catholic Energies. Il mese scorso abbiamo coordinato l’installazione di 440 pannelli solari presso la chiesa cattolica dell’Immacolata Concezione di Hampton, nello Stato della Virginia. I pannelli contribuiranno ad abbassare i costi e i consumi di energia della parrocchia».

Il progetto riguardante l’installazione dei 5.000 pannelli solari a Washington ha, però, ricevuto critiche e pressioni da diversi residenti, i quali sostengono che i pannelli avranno un impatto visivo e paesaggistico negativo. Page Gravely ha assicurato di aver preso in considerazione le loro preoccupazioni e ha annunciato che saranno piantati un centinaio di alberi attorno all’area per creare un effetto di schermatura ai pannelli e per contribuire ad abbellire e rendere gradevole e fruibile l’intera zona. Inoltre, saranno piantati delle piante con fiori per favorire api, uccelli e farfalle nei loro processi riproduttivi. Non solo. Catholic Energies ha collaborato con l’amministrazione di Washington per garantire alla città e ai suoi abitanti che il deflusso delle acque piovane non venga influenzato negativamente. 

«Ci sarà sempre qualcuno che non sarà contento — ha concluso Gravely — ma più di così non possiamo fare. E credetemi abbiamo fatto veramente molto». I pannelli solari dovrebbero entrare in funzione entro marzo del prossimo anno. L’energia prodotta verrà restituita alla rete elettrica di Washington, mentre i crediti energetici saranno sufficienti a coprire il costo energetico di 12 edifici di proprietà di Catholic Charities.