Cinque mesi di tempo per salvare Alitalia. Così Giuseppe Leogrande, da poco nominato commissario unico la vuole salvare. I tre obiettivi anticipati da Il Messaggero: tagliare i costi, ridurre gli organici e trovare un partner industriale e una nuova alleanza internazionale che permetta alla società di non chiedere altri soldi al governo.

Il primo problema sono i 2.500 esuberi. In questa ottica sarà fondamentale l’incontro con i sindacati. L’avvocato, esperto in diritto fallimentare, dovrà mettercela tutta per convincerli che il suo piano di risanamento è quello giusto. Nel curriculum ha dalla sua l’aver portato fuori dalla secche della crisi la compagnia Blue Panorama e si spera che replichi quel risultato. Non solo licenziamenti, ma prepensionamenti mirati e scivoli per favorire al massimo le uscite volontarie.

Poi ci sono i risparmi sui costi. Ovvero la revisione di tutti i contratti, dal leasig al catering, dalla manutenzione agli slot. Infine c’è il probabile passaggio da Sky Team a Star Alliance, nell’ottica di un possibile matrimonio della nostra compagnia di bandiera con Lufthansa. La scelta tedesca vedrebbe già d’accordo i sindacati che considerano il gruppo il più affidabile in termini industriali.