La piattaforma digitale della Conferenza sul futuro dell’Europa (futureu.europa.eu), lanciata il 19 aprile scorso e punto nevralgico di tutto il processo democratico, al 30 giugno è stata visitata oltre 900mila volte; il maggior numero di visite alla piattaforma arriva da Francia e Germania, seguite da Spagna e Italia.

Lussemburgo, Malta e Belgio hanno la più alta quota di visitatori in proporzione alla loro popolazione. I movimenti sulla piattaforma sono continuamente monitorati da Open Source Politics e Digidem Lab per la Commissione europea, che a intervalli regolari ne traccia una valutazione. I dati dell’ultimo rapporto sono quelli rilevati al 30 giugno: 18.853 partecipanti, 5.127 idee, 9.891 commenti, 1.317 eventi, 28.461 interazioni.

Tra i dieci temi su cui i cittadini sono chiamati ad esprimere idee e proposte per il futuro dell’Europa, quelli che attirano più idee sono “cambiamenti climatici” (17,4%), poi “democrazia europea” (16%), quindi “un’economia più forte” (11,2%). Il tema “migrazioni” è quello che suscita meno idee (5,2%).

Ma è il tema della democrazia quello attorno a cui si generano più interazioni e dibattito. Quasi i due terzi dei contributi alla piattaforma, sempre al 30 giugno, erano riconducibili a uomini (64% contro 14,1% di donne; il 21,7% non ha dichiarato il proprio genere). Il gruppo più numeroso (23,5%) di contributi è stato effettuato da utenti di età compresa tra 25 e 39 anni, seguito da persone di età compresa tra 55 e 69 anni (20,4%). Quanto agli eventi legati alla Conferenza, l’Italia è il Paese che ha inserito sulla piattaforma il maggior numero di eventi (98).