In Svezia l’epidemia di coronavirus cresce più rapidamente che altrove in Scandinavia e sul governo ci sono pressioni affinché abbandoni la linea morbida: scuole, ristoranti e bar aperti e semplici raccomandazioni a limitare i contatti, affidandosi alla responsabilità dei singoli.

Per ora solo gli assembramenti con più di 50 persone sono stati vietati, il campionato di calcio e le manifestazioni sportive sono stati rinviati, e scuole e università sono passati alle lezioni a distanza.

Il bilancio della pandemia al momento segna 6.443 pazienti infetti, di cui 520 in terapia intensiva, e 373 morti, con una media di 12 mila tamponi a settimana.

E anche se il Premier non vuole abbandonare la linea adottata finora, su indicazioni del principale epidemiologo del paese, Anders Tegnell che vuole far  progredire naturalmente l’epidemia, chiedendo ai malati di restare a casa per non sovraccaricare i servizi sanitari, nella convinzione che l’isolamento forzato non avrebbe funzionato a lungo termine, non tutti  sono d’accordo.

Marcus Carlsson, matematico della Lund University, è arrivato al punto di accusare la Svezia di giocare alla “roulette russa con la popolazione svedese” in un video pubblicato su YouTube e citato dal Guardian.

E uno studio pubblicato la scorsa settimana dalla rivista medica The Lancet, intitolato “Covid-19: Learning from Experience”, ha affermato che “la risposta lenta iniziale in Paesi come il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Svezia appare ora sempre meno assennata”.