Dall’università di Berna potrebbe arrivare  la soluzione all’emergenza sanitaria creata dalla diffusione del Covid-19. Lo ha affermato Martin Bachmann, professore di immulogia dell’università di Berna.

Bachmann sta attualmente guidando un gruppo di esperti per lo sviluppo di un vaccino cosiddetto geneticamente sintetizzato, basato su particelle simili al virus. Questi vaccini – in uso per l’epatite B, ad esempio – funzionano abbattendo la proteina che il virus utilizza per attaccarsi a una cellula.

Secondo l’esperto, il nuovo coronavirus è geneticamente stabile e, a differenza dell’influenza, è molto probabile che non richieda più di un vaccino in un periodo di tempo relativamente lungo. “La nostra strategia è ottenere l’immunizzazione di almeno tutta la popolazione svizzera entro i prossimi sei mesi e quindi iniziare a produrre il vaccino per il mercato globale. Questo è un obiettivo ambizioso, ma vi assicuro che abbiamo buone possibilità”.