Sono convinto che dopo che passeremo questa condizione di difficoltà particolare, nulla resterà più come prima. L’esperienza che nostro malgrado stiamo facendo, ci sta inducendo a cambiare le priorità del paese, ci sta spingendo verso la innovazione, ci ha riporta su un terreno delle cose più realistiche mettendo all’angolo le posizioni esagerate, di rottura, populistiche. Insomma, dopo gli innumerevoli deragliamenti, il convoglio Italia, man mano, sembra voler tornare sui binari del realismo, del rifiuto delle esasperazioni, del recupero del tempo perso nel campo della innovazione.

Ad esempio, in questi momenti chi liquiderebbe la sanità italiana con luoghi comuni tanto sostenuti negli ultimi anni, al cospetto di tanta dedizione dimostrata dal personale medico e paramedico? Continuerebbe a tagliare risorse sulla sanità come se fosse un settore qualsiasi? Solo oggi possiamo renderci conto che i tagli passati, hanno mantenuto il tradizionale a discapito della prevenzione ed investimenti come reparti speciali sanitari che si stanno dimostrando vitali per la sicurezza delle persone.

Lo stesso vale per la scuola. Quale governante ispirato e lungimirante penserebbe che la spesa da destinare dovrebbe essere indirizzata solo all’assunzione di nuovi insegnanti privi di competenze aggiuntive a quelle tradizionali richieste, dopo che la chiusura forzata della scuola, non l’ha vista attrezzata neanche minimamente per allestire lezioni on line. È triste constatare che non si sono usati neanche app gratis esistenti per gestire lezioni con tecnologie ormai mature.

È persino inutile sottolineare quanto sia penalizzante interrompere i programmi di istruzione per i nostri bambini e ragazzi. Cambierà tanto anche il lavoro italiano dopo il forzato ricorso allo smart working. Non si tornerà indietro nella pubblica amministrazione, così come nel terziario e nell’industria. Sono convinto che le regolazioni dei prossimi rinnovi contrattuali, saranno fortemente condizionati dalle pattuizioni su orari, profili professionali, retribuzioni ed altro, riguardo questa modalità di lavoro che ci permette di superare come lavoratori tempo e spazio, con grandi guadagni di tempi, di salute, di relazioni familiari, di produttività.

Anche le relazioni sociali, interpersonali, quelle politiche, sindacali, quelle sociali in generali ed anche quelle religiose, saranno sostenute grandemente dalle modalità di collegamento on line. Attualmente ciascuno di noi si è relazionato digitalmente, ma di norma con un’altro singolo. Gli incontri di gruppo gli abbiamo concepiti soltanto di tipo “front”. Ed invece in questi giorni, quanti di noi hanno dovuto istallare velocemente app per tenere riunioni con tante altre persone che avevano l’esigenza di parlarsi in gruppo, incontrarsi virtualmente con la propria comunità religiosa per partecipare on line alla celebrazione eucaristica? Ed allora, di ciò che ci capita, dobbiamo farcene una ragione. Ed infatti vale la pena seguire una giustissima affermazione di un grande uomo come Galileo Galilei che di difficoltà ne incontrò tante: “ dietro ogni difficoltà c’è una opportunità”.