Da Bruxelles l’impegno per Internet veloce

La Commissione europea ha pubblicato un nuovo studio sull'accesso alle tecnologie digitali e il loro uso nelle scuole

La Commissione europea ha pubblicato un nuovo studio sull’accesso alle tecnologie digitali e il loro uso nelle scuole. Dall’indagine emerge che nei Paesi dell’Unione, meno di uno studente su cinque frequenta una scuola con accesso a Internet ad alta velocità superiore a 100 Mb/s. Nei diversi istituti, inoltre, il 79% dei ragazzi della secondaria non partecipano mai o quasi mai ad attività di codifica o di programmazione.

“L’integrazione della tecnologia nell’insegnamento e nell’apprendimento – ha detto il commissario per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, Tibor Navracsics – richiede azioni su diversi fronti, dalle infrastrutture alla formazione degli insegnanti e dei dirigenti. Il programma Erasmus+ è di supporto alle scuole dei 28, ad adattarsi alla rivoluzione digitale aiutando i giovani a comprendere e utilizzare la tecnologia in modo critico e creativo. Il fatto che il 79% degli alunni delle scuole medie e il 76% degli alunni delle superiori prenda parte con estrema discontinuità ad attività di codifica o di programmazione mette in evidenza il gap esistente in termini di competenze e connettività digitali: due sfide al centro della strategia per il mercato unico digitale, fondamentali per apportare vantaggi concreti ai cittadini e alle imprese”.

L’indagine sulle Tic nell’istruzione è la seconda a concentrarsi sulle scuole e ha coinvolto 85.000 dirigenti scolastici, insegnanti, studenti e genitori, tra novembre 2017 e maggio 2018, nei 28 Stati membri, oltre a Norvegia, Islanda e Turchia, nell’ambito del piano d’azione della Commissione per l’istruzione digitale. Nelle nuove indicazioni dell’Unione europea il digitale diviene a tutti gli effetti “competenza di base”, accanto al leggere e allo scrivere. E’ quindi necessario innalzare il livello di padronanza delle competenze di base (alfabetiche, matematiche e digitali) sostenendo lo sviluppo della capacità dell’apprendimento quale presupposto da migliorare costantemente.

Ed anche nella competenza alfabetica funzionale torna il digitale quando viene descritta la capacità relativa come quella che consente di individuare, comprendere, esprimere, creare e interpretare concetti, sentimenti, fatti e opinioni, in forma sia orale sia scritta, utilizzando materiali visivi, sonori e digitali. Un elemento fondamentale dell’istruzione digitale è garantire l’equità e la qualità dell’accesso e delle infrastrutture. Il divario digitale presenta molte dimensioni, ma il miglioramento dell’accesso alla tecnologia e alla connettività per tutti gli studenti deve costituire un punto di partenza per ridurre disparità ed esclusione.